GUARDATE QUESTA FOTO, PER FAVORE!
(g.p.)______“E’ solo un tubicino!”, disse, come è noto, nel 2017, l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi, per cercare di convincere a non frapporre impedimenti alla realizzazione dei gasdotti Tap e Snam.
Nel frattempo avevamo già avuto modo di vederli, in qualche modo, questi presunti ‘tubicini’, mentre venivano trasportati, così come abbiamo visto quanto poco micro e quanto in realtà macro sia il così detto “microtunnel” a San Basilio.
Speriamo che nel processo a carico dei responsabili di Tap tutto si veda ancora meglio in Tribunale, a cominciare dal prossimo 8 maggio.
Intanto però, aspettando il processo, i cantieri vanno avanti, non sono stati sequestrati, nonostante le accuse formulate dai magistrati.
Intanto così continua la devastazione del nostro territorio.
Ecco, intanto però c’è una foto che la fa vedere in maniera dirompente, con la forza delle immagini. L’abbiamo ripresa qui su leccecronaca.it per gentile concessione degli autori. L’ha pubblicata questa mattina sulla propria pagina Facebook il Movimento No Al Carbone di Brindisi. E’ stata scattata ieri 26 febbraio sulla strada che da Torchiarolo porta a Lendinuso da Gianni Delle Gemme, che, fra l’altro, tiene un suo apprezzabilissimo photoblog
https://giannidellegemme.wordpress.com/
e l’ultima storia raccontata con quattro immagini in bianco e nero è appunto quella dei lavori della Snam in quelle zone.
Ma questa foto è a parte. Io gli darei il premio Pulitzer per la fotografia di quest’anno. Non è solo arte, o documentazione giornalistica: è passione, rabbia, impegno sociale.
Ha un effetto dirompente.
In molti in tutti questi anni e non, nonostante le apparenze, invano, hanno provato a spiegare come Tap sia un’opera inutile, dannosa e pericolosa, che devasta il territorio.
Nessuno c’è riuscito e ci può riuscire meglio di questa foto, con un solo scatto: la guardino un attimo se hanno ancora una coscienza i responsabili di questo scempio, e i politici loro servitori, guardatela, vi prego, tutti voi, e cercate di non perdervi nell’abisso in cui ci stanno facendo sprofondare.