TRUFFE A BANCHE E ASSICURAZIONI, QUATTRO ARRESTI
(e.l.)______Importante operazione dei militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce (nella foto), che questa mattina hanno arrestato quattro persone, tre uomini ed una donna, componenti di un sodalizio criminale specializzato in truffe ai danni di società finanziarie, banche e compagnie assicurative nel territorio salentino, attraverso la falsificazione di documenti ed atti pubblici.
Si tratta di Domenico Cezza, 52 anni, di Poggiardo, e di Pantaleo Martano, 65 anni di Melendugno, finiti in carcere; e di Anna Pantalea De Pascalis, 54 anni, di Martano e di Orazio Orlacchio, 50 anni, di Poggiardo, posti ai domiciliari.
In particolare, le Fiamme Gialle salentine hanno sviluppato le indagini partendo dalla ricostruzione delle vicende legate ad un mutuo ipotecario erogato dalla filiale del Monte dei Paschi di Siena di Galatina in favore di un uomo presentatosi quale agente della “Polizia di Stato” ma le cui generalità, in realtà, appartenevano ad uno sportivo, un ex fantino di origine toscana, defunto nel 2014. Il mutuo erogato dalla banca, per un importo di 100 mila euro a fronte di una fittizia operazione di compravendita immobiliare, abilmente orchestrata, è stato spartito tra i componenti dell’organizzazione ed è rimasto naturalmente insoluto, non essendo più l’istituto di credito truffato in grado di rintracciare il fantomatico agente di polizia.
Proprio tale vicenda, dunque, ha consentito agli investigatori di risalire alle modalità operative dell’organizzazione, arrivando a delineare l’esistenza di un gruppo ben organizzato, stabilmente dedito alla contraffazione di documenti di identità, buste paga e certificazioni amministrative mediante l’uso di dati anagrafici falsi o appartenuti a soggetti già defunti, al fine di trarre in inganno istituti di credito, assicurazioni e società finanziarie.
Le truffe sono state orchestrate anche grazie alla compiacenza di dipendenti delle società truffate, che volontariamente omettevano l’esecuzione dei necessari controlli sui documenti esibiti presso la banca, consentendo così al principale esponente dell’associazione per delinquere di portare a compimento il proposito criminoso.
L’organizzazione si è poi resa attiva realizzando anche una truffa nei confronti di una nota società di assicurazioni mediante attivazione di numerosissime false polizze vita a carico di soggetti inesistenti, con il proposito di incassare la provvigione prevista per l’agente sottoscrittore, che, in qualità di componente effettivo della banda, ha contribuito a presentare presso un’agenzia brindisina i documenti falsi che gli altri complici avevano predisposto, anche mediante tecniche di “digital editing”, preoccupandosi poi, una volta incassata la provvigione, di spartire i guadagni così ottenuti.
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