LEZIONI DI GRECO
di Raffaele Polo______
Se qualcuno -ancora- vorrebbe eliminare lo studio della lingua e della cultura latina dalle scuole italiane, c’è chi -meno male- non dimentica l’importanza della lingua greca.
“La lingua greca nello spazio e nel tempo” è il tema della quinta “Giornata mondiale della lingua greca”, in programma nei prossimi giorni all’Università del Salento.
Due gli appuntamenti: sabato 8 febbraio, dalle ore 9 nell’aula 3 dell’edificio 6 del complesso Studium2000 (via di Valesio, Lecce), con una giornata di studio; e lunedì 10 febbraio 2020, dalle ore 9 presso il centro congressi del complesso Ecotekne (via per Monteroni, Lecce), con un incontro che coinvolge numerosi Licei classici salentini.
L’iniziativa è promossa dall’Ateneo salentino (organizzatori i professori Adele Filippo, Alessandra Manieri e Saulo Delle Donne), dalla Comunità Ellenica di San Nicola di Myra di Brindisi (con la Presidente Maria Theodoridou), e dalle Comunità della Grecìa salentina (referenti Francesca Licci e Salvatore Tommasi).
«Il tema proposto è altrettanto ampio quanto ambizioso», sottolinea la professoressa Adele Filippo, «Si tratta di esplorare la diffusione della lingua greca e della cultura a essa connessa nel tempo, ossia nei secoli che vanno dalle sue prime manifestazioni scritte nei documenti micenei fino a oggi, e nello spazio, dalla madrepatria alle varie colonie sparse nel Mediterraneo. Com’è ovvio, in questo panorama un posto speciale assumono le comunità grike del Salento che, con loro proprie modalità, continuano direttamente la tradizione greca».
La giornata di studio dell’8 febbraio, presieduta dal professor Onofrio Vox, vedrà gli interventi di Carmine Catenacci dell’Università di Chieti su “La Nave dello Stato. Storia corsara di una metafora e di alcune parole”, di Antonio Cacciari dell’Università di Bologna su “Il greco di un cristiano: il caso di Origene”, di Enrico Maltese dell’Università di Torino su “Il greco antico e i lettori bizantini: alla ricerca di un incontro felice”, di Filippomaria Pontani dell’Università di Venezia su “Pareti e orecchini: due parole luminose da Omero a oggi” e di Marcello Aprile dell’Università del Salento su “Diacronia e diatopia del greco nel Salento”.
Lunedì 10 febbraio gli studenti di numerosi Licei classici salentini, ma anche del Liceo classico di Nicosia (Cipro), esporranno riflessioni in varie forme su termini della lingua greca o su luoghi della Grecia classica; aprirà l’incontro una lezione del Valerio Ugenti.
«Questi interventi non possono dare che una visione parziale della presenza della Grecia “nello spazio e nel tempo”, ma è evidente il loro valore ideale perché testimoniano la forza che la cultura greca, attraverso le sue parole, esercita ancora oggi, se può suscitare nei giovani non solo acquisizioni erudite e riflesse, ma reazioni vive e attualizzanti. La riproposizione periodica di riflessioni su questo tema può sollecitare utili ripensamenti e riconsiderazioni», conclude Adele Filippo, «che aiutano a mantenere attiva la cultura classica pur nella diversità dei tempi e degli spazi. In definitiva possiamo fare nostro un pensiero di T. S. Eliot che illustra bene l’atteggiamento ideale che dobbiamo avere verso il passato: “Abbiamo bisogno di un occhio che possa vedere il passato al suo posto con le sue definite differenze dal presente, e tuttavia in modo così vivo che esso sia tanto presente a noi come il presente”».