IL CERCHIO SI STRINGE INTORNO AI VERTICI DELLA BPB
(e.l.)______Importanti sviluppi questa mattina del caso del crack della Banca Popolare di Bari, in crisi dall’anno scorso, con i conti in rosso e gli azionisti e gli obbligazionisti rovinati, già commissariata il 13 dicembre scorso dalla Banca d’ Italia, e salvata dal governo con un apposito decreto.
Oggi sono stati arrestate quattro persone, poste ai domiciliari, dai militari della Guardia di Finanza che hanno eseguito i provvedimenti della magistratura, contemporaneamente a numerose perquisizioni. Altre cinque persone risultano indagate.
Gli arrestati sono Marco Jacobini, ex presidente del consiglio di amministrazione; il figlio Gianluca Jacobini, vice direttore generale; Vincenzo De Bustis Figarola, ex direttore generale; Elia Circelli, attuale dirigente.
Le accuse sono avario titolo di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza.
Risultano indagati a piede libero Luigi Jacobini, altro figlio di Marco, ex vice direttore generale; Giorgio Papa, ex amministratore delegato; Roberto Pirola e Alberto Longo, presidenti del collegio sindacale; e Giuseppe Marella, altro altro funzionario.
In una nota diffusa questa mattina da Roma l’associazione Codici chiede di “andare fino in fondo, per rispetto dei 70mila risparmiatori che hanno visto andare in fumo il proprio investimento, ingannati dalla loro banca“, e ribadisce di essere “impegnata in un’azione collettiva per tutelare i risparmiatori e pronta a costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento del danno subito”.
In particolare, secondo il segretario nazionale di Codici Ivano Giacomelli, “con questi arresti siamo ad un punto di svolta nelle indagini. Emergono con forza le cause del dissesto finanziario e prende corpo in maniera decisa l’ipotesi della truffa ai danni dei piccoli azionisti.: i risparmiatori sono stati spinti ad investire in azioni prospettate come sicure, prive di rischio, ma non sono stati informati in maniera adeguata su quello che in realtà era un investimento azzardato, di carattere speculativo”
Category: Cronaca
Ringrazio la magistratura per il grande lavoro fatto, sul quale nessuno può entrare nel merito. I risparmiatori, con cui sin dall’inizio di questa vicenda, abbiamo avviato un dialogo e un confronto costante, spesso ci hanno parlato della percezione di un senso di ingiustizia e impunità nei confronti di una famiglia considerata intoccabile. Li abbiamo sempre incoraggiati ad avere fiducia nelle istituzioni e a rispettare gli ambiti di lavoro dei diversi enti.
Oggi l’azione della magistratura, insieme anche a quella politica, ha sicuramente bucato quel muro di gomma percepito dai cittadini e dimostrato che le Istituzioni sono pronte a fare la loro parte per la tutela di queste persone. Ora daremo vita alle azioni necessarie per far sì che a Marco Jacobini venga revocata l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, presentando anche una mozione nella prossima seduta del consiglio regionale.
Stiamo lavorando a tutti i livelli affinché situazioni come queste non si ripetano.