“Lo scarto della retina”, POESIE DI DANIELE ZANGHI
(r.p.)______Domenica 26 gennaio 2020 sarà presentata a Lecce la plaquette “Lo scarto della retina” (Fallone Editore, dicembre 2019), opera prima di Daniele Zanghi, alle ore 19.30, presso il Fondo Verri, sito in via Santa Maria del Paradiso, n.8.
La presentazione sarà condotta da Michelangelo Zizzi.
Daniele Zanghi esordisce con una plaquette di dodici poesie che si presenta già convincente, organizzata e coesa, per centralità del tema, compostezza della lingua, glaciazione dell’immagine e invenzione mitopoietica.
Lo scarto della retina è, infatti, poema anacronistico, nel quale l’immagine messa a fuoco appartiene a un tempo in dissolvenza, meditativo e filosofico, e la riflessione concettuale si fa visione plastica, nitidamente antimodernista.
In bilico tra assenza e presenza, la parola si fa strumento ermeneutico nell’elaborazione di una memoria epicizzata; la vista mette a fuoco sul colpo di luce, sul tratto impercettibile della percezione nostalgica di ciò che non saprà tornare eppure sarà sempre identico a sé.
Daniele Zanghi (Roma, 1995), dopo essersi diplomato presso il Liceo francese Chateaubriand, ha conseguito nel 2016 una doppia laurea in Scienze politiche e in Filosofia a Parigi e nel 2018 una doppia laurea magistrale tra Roma e Jena. Ha pubblicato due raccolte di riflessioni di natura filosofico-letteraria: Lo zibaldone del pessimismo e della reazione (Il Cerchio, 2017) e Contengo Moltitudini (Solfanelli, 2019). In poesia Lo scarto della retina è la sua opera prima.