“Viaggi, naufragi e altri accidenti” DI CORRADO VECCHIO
di Raffaele Polo______
Ha la rara qualità del ‘narratore conviviale’: di colui che, insomma, incontriamo per caso durante un pranzo o un convivio dove non conosciamo nessuno e, senza parere, ci interessa e ci affascina con i suoi racconti, messi lì senza apparenti pretese e, magari, tenuti in poco conto perché – viene da pensare – cosa ci può mai interessare quello che questo distinto giovanotto dall’aria signorile e un po’ affettata, vuole narrarci con tenace serenità?
E invece, eccoci lì a seguire a bocca aperta i suoi viaggi per mare o in metropoli ricche di insidie come può esserlo il capoluogo partenopeo.
Ecco che siamo a disagio quando ci presenta con dovizia di particolari e termini marinareschi una tempesta sotto costa, novello Turner (nella foto, William Turner, “Dutch Boats in a Gale”, 1801, Londra, National Gallery) che si faceva legare all’albero della nave in balia dei flutti, per poterla ritrarre meglio nei suoi dipinti…
No, Corrado Vecchio non dipinge, ma è come se lo facesse, tanto vividi sono i colori delle storie che sa mirabilmente confezionare, inserendo personaggi che, se pure a volte soltanto abbozzati, prorompono nella propria vitalità ed emergono dal contesto a dare maggiore spessore alle vicende, di per sé non mirabolanti ma, proprio per questo, vieppiù affascinanti, nel loro svolgersi.
Come i più provetti naviganti, pardon, narratori, Vecchio sa farsi leggere, senza dover ricorrere a fantasie ed iperboli ma, anzi, mantenendosi nel vissuto quotidiano e quasi compiacendosi di non assurgere, mai, ad invincibile e superbo eroe protagonista…
Dotato di un solido buonsenso e da una schiettezza morale evidentissima, riesce anche nel difficile intento di non annoiare, percorrendo il difficile cammino della ragione nella Fede, adombrando con il suo semplice e accorato procedere quell’idea unica ed efficace che fu di Blaise Pascal… E il suo narrare spazia anche nel mistero e nell’ignoto degli oggetti e dei rumori che riempiono le nostre notti, quelle notti così care alla metafisica di Dino Buzzati, non a caso anch’egli imbarcato su navi da guerra e a stretto contatto con i misteri del mare….
No, non è Llanier, il nostro Corrado Vecchio; pure alcune frasi, un’ambientazione specifica, potrebbe ricondurre proprio a quei ‘Racconti del Brigadiere’ che vengono elargiti così, senza parere, ad un gruppo di amici criticoni e superficiali che, alla fine, restano avvinti e affascinati dalla capacità affabulativa dell’improvvisato narratore…
Perciò, vi raccomando: se incontrate Corrado all’uscita dalla Chiesa e per le vie del paese in festa, fermatevi a salutarlo. Capiterà, se è di buon umore, che inizi a raccontare una delle sue splendide storie.
Come i sei racconti che sono raccolti in questo “Viaggi, naufragi e altri accidenti” edito da ‘Il Raggio Verde’ (12 euro) e che, ne siamo sicuri, leggerete tutto d’un fiato, come è successo a noi.