“Non so di cosa parla”, COSI’ LOREDANA CAPONE RISPONDE ALLA RICHIESTA DI CHIARIMENTI. LA CONFERENZA STAMPA PER LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA FOCARA TARGATA PD: ADESSO HANNO I SOLDI PER FARE UN’EDIZIONE “con artisti internazionali”, MA NON HANNO QUELLI PER SALDARE I DEBITI ACCUMULATI IN PASSATO CON I SALENTINI
di Giuseppe Puppo______
Una dozzina di relatori, tanti che non ci stavano dietro al tavolo (nella foto, ma mancano quelli sopraggiunti in seguito e restati in piedi), un’ora e mezza di conferenza – stampa, questa mattina a Lecce all’ Accademia di Belle Arti; quando, a suo tempo, a Torino andai alla presentazione delle Olimpiadi, erano di meno, e ci sbrigammo molto prima.
Hanno fatto subito le cose in grande, a cominciare dalla passerella mediatica, estesa ad amici e compagni. Il Pd fa rete, ora – era rimasta giusto solo quella – si è impossessato anche della Focara di Novoli, così come aveva fatto con la Notte della Taranta, col Teatro Pubblico Pugliese, con la Film Commission, e con tante altre cose ancora, gestite a proprio piacimento e a proprio tornaconto, con i soldi pubblici, utilizzati senza dar conto sia della forma, sia della sostanza.
Vetrina di tv e fotografi, fra pochi mesi, a primavera, si vota, si sono portati avanti col lavoro della campagna elettorale.
Loredana Capone, nominata nella casta, che cinque anni fa non fu eletta dai cittadini e che quindi dovrebbe accendere nemmeno un cero, proprio una focara, a Michele Emiliano che la fece assessore, annuncia ora in spirito natalizio, venite a Novoli, laeti triumphantes, e presenta la nuova Focara nottedellatarantinizzata, coacervo di manifestazioni annesse e connesse che non si capisce che cosa c’entrino nella fattispecie, sempre meno tradizione, sempre più spettacolo mediatico e business politico.
Certo, cauta, sperando di potersela cavare così, l’assessore aveva fatto in apertura un accenno alla situazione pregressa, ma dicendo solo quello che si sapeva già: che, cioè, la Fondazione è stata commissariata, che è stato nominato appunto un commissario e che, quindi, egli ha portato i libri in Tribunale, quindi ancora la Fondazione sarà liquidata, perciò i debiti saranno pagati, anche se non spiega come, come può uno che fallisce e non ha soldi pagare i debiti.
Quando, alla fine dell’ora e mezza di passerella mediatica, da parte della dozzina di relatori, di loro letture integrali (nel senso, che appunto venivano letti documenti), di vaghi accenni a solidarietà e accoglienza, non portati a compimento (“Non voglio buttarla in politica, eh!!?”), di disquisizioni socio-culturali-assistenziali e di sconfinamenti sull’universo mondo, quando alla fine si apre quella che doveva essere una conferenza – stampa, anche io fra i sopravvissuti, chiedo la parola e chiedo chiarimenti.
La mia domanda di trenta secondi è sui fondi pubblici della Regione Puglia, cioè quanti ne abbiano messi ora, e perché, cioè perché abbiano scelto di dare soldi a una nuova, faraonica edizione, e, come mi sembra giusto, non abbiano invece risposto prima, non abbiano dato nulla, ai creditori delle passate edizioni, anzi negati, misconosciuti ed ostacolati in tutti i modi.
Le mie domande sono liquidate in due più tre secondi.
Mortificante, ma è già qualcosa, visto che a consiglieri regionali di opposizione, politici locali e imprenditori che in tutti questi mesi, se non anni, avevano chiesto lumi, nessuno si era mai degnato di rispondere in nessun modo.
Sono stati essi o costretti, alcuni, chi ha potuto, in credito di decine di migliaia di euro, a dispendiose quanto incerte azioni legali, oppure alla rassegnazione nell’amarezza per il comportamento delle Istituzioni.
E questa mattina?
“Vada in Tribunale”, risponde a me in prima battuta Loredana Capone; poi, di fronte alla mia richiesta specifica e ribadita di conoscere il perché di un simile comportamento, aggiunge lapidaria “Non so di cosa parla”.______
LA RICERCA nel nostro articolo del 15 dicembre scorso, L’APPROFONDIMENTO nei nostri articoli passati con i link in esso contenuti al fondo