ANTONIO CONTE METAFORA DELL’ARROGANZA DEL POTERE. ITALO CUCCI ACCUSATO DI LESA MAESTA’ DIVENTA UN CASO CHE RIGUARDA L’INTERO SISTEMA DELL’INFORMAZIONE
di Giuseppe Puppo______
Ieri, oltre la balotellata e l’incazzatura susseguente di Fabio Liverani, di cui abbiamo riferito con la redazione questa mattina nel nostro articolo immediatamente precedente, è successo un altro fatto che, a mio modo di intendere, ancora di più esula dai normali circuiti dell’informazione sportiva ed è di una gravità inaudita in una dimensione generale.
Cercherò poi di spiegare perché. Ma vediamo intanto che cosa è successo in una documentazione oggettiva.
L’ARTICOLO DEL CORRIERE DELLO SPORT
Il quotidiano sportivo pubblica una lettera, firmata con un indirizzo mail, da un lettore, che interviene a proposito dell’eliminazione dell’Inter dalla Champions League, indirizzata a Italo Cucci, mica un giornalista qualunque, un giornalista prestigioso, che ha fatto la storia dell’informazione sportiva in Italia:
“Salve signor Italo, godo (si può dire?) nel vedere la grande Inter surclassata dal Barcellona B che ha fatto vedere come si gioca a pallone a quell’esaurito del suo allenatore. Poi sentire i due telecronisti che continuavano a rimarcare le assenze di Sensi e Barella! Va bene che per salvare la pagnotta (stipendio) si può dire di tutto, però un po’ di onestà non guasterebbe. Giocavano contro il Barcellona B! Dimenticavo, non sono tifoso né della Juve né di altre squadre di prima faccia, ma tifoso del Bologna, però contesto questa beatificazione di Conte che nella sua carriera, nonostante le vittorie, non ha mai fatto vedere un bel gioco…”.
Italo Cucci così risponde: “Alla sua cattiveria aggiungo la mia che son disposto a far diventare tormentone: quando confesseranno, dirigenti (anche amici…) e tifosi dell’Inter che senza Icardi hanno buttato via la Champions… e forse anche il resto? Slogan: No Icardi, no party”.
IL COMUNICATO UFFICIALE DELL’INTERNAZIONALE FOOTBALL CLUB MILANO
“Ieri, dal Corriere dello Sport, è stata pubblicata una lettera offensiva nei confronti del nostro allenatore, giustificando l’aggressione nel commento. Per dare un segnale a tutti i media ‘che devono garantire il rispetto delle persone’ oggi non si terrà la conferenza stampa”.
IL COMUNICATO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI
“Intervenga subito la Procura federale, perché dire che l’atteggiamento del signor Conte allenatore dell’Inter è inaccettabile, maschera l’indignazione e resta senza conseguenze.
L’articolo 21 della costituzione viene prima di ogni legge e di tutte le carte federali.
Non accettare le critiche del singolo sarebbe di per sé deprecabile, peraltro si parla di uno stimatissimo professionista dell’informazione, maestro di tanti.
Arrivare all’arroganza di voler punire la stampa nel suo complesso, come discriminazione di categoria, annullando senza preavviso coi colleghi sul posto la conferenza prevista è un offesa anche ai cittadini, destinatari dell’informazione in democrazia, che non può restare impunita.
Da un lato ci aspettiamo delle scuse formali di Antonio Conte entro il post partita, dall’altro chiediamo anche cosa pensi del comportamento del suo milionario dipendente una gloriosa società come l’Inter”.
L’ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
IL COMMENTO DI ITALO CUCCI
“Tutti esauriti nel calcio italiano“.
IL MIO COMMENTO
Solo nel calcio?
La tendenza in atto, esercitata in vari modi da parte dei Palazzi del Potere, è di negare quanto più sia possibile all’informazione italiana veramente libera, e comunque non allineata al pensiero unico dominante, il diritto di critica, nonché di censurare e/o omettere i commenti sgraditi, le documentazioni diverse, le impostazioni differenti, ivi compreso l’esercizio di riflesso tramite i social.
I modi in cui questa tendenza si sta sviluppando, sono tanti, e il discorso sarebbe lungo, più adatto ad un saggio accademico, che non ad un articolo di giornale come questo.
Accenno solamente al principale ed immediato: oramai chi articola critiche viene subito additato come ‘odiatore’, hater per usare il termine di moda, e come tale immediatamente accusato, insultato, sminuito e negato.
Anche termini innocenti come “esaurito” che magari possono scappare a chi scrive argomentando le proprie critiche, e che non hanno nulla di offensivo, diventano esercizi di stile presunto indegno, e tutto quanto sostenuto “un’aggressione”.
Posso parlare con cognizione di causa.
L’atteggiamento di Antonio Conte è una metafora di tutta una situazione generale che riguarda tanti politici, tanti portatori di interessi economici e tanti argomenti di fondamentale attualità.______
LA RICERCA nel nostro articolo immediatamente precedente