IL LECCE / LA PARTITA / MALE MALE MALE
(Rdl)______Il Brescia per tirare giù per i piedi il Lecce, il Lecce per scalciare il Brescia e farlo sprofondare ancora più in fondo, mors tua, vita mea, e siamo ancora nemmeno a metà campionato.
Moduli speculari, 4-3-1-2, di punta rispettivamente le coppie Torregrossa-Balotelli (nella foto) e Lapadula – La Mantia.
Il Tabellino dice:
Brescia: Alfonso, Sabelli, Mateju, Tonali, Ndoj, Torregrossa, Chancellor, Mangraviti, Bisoli, Souza Romulo, Balotelli.
A disposizione: Andrenacci, Gastaldello, Spalek, Zmrhal, Donnarumma, Aye, Magnani, Matri, Morosini, Viviani, Martella.
Allenatore: Eugenio Corini
Lecce: Gabriel, Lapadula, Shakhov, Rossettini, La Mantia, Tabanelli, Calderoni, Rispoli, Majer, Dell’Orco, Tachtsidis.
A disposizione: Vigorito, Bleve, Riccardi, Vera, Benzar, Falco, Farias, Dubickas, Gallo, Babacar, Lo Faso, Maselli. Allenatore: Fabio Liverani.
Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia
Batti e ribatti, fasi alterne nei primi minuti senza occasioni.
Al 7′ Gabriel salva in uscita sul tiro di Romulo pescato da un filtrante al centro dell’area in ottima posizione per concludere in maniera vincente, ottimo il portiere giallorosso.
Ritmi alti, ma gioco spezzettato.
Majer e Shakhov beccano il cartellino giallo uno dopo l’altro in pochi minuti, per falli di gioco su Ndoj, che poi alla mezz’ora lascia sostituito da Spalek.
Punizione pericolosa dal limite al 23′ per il Brescia, ci prova Balotelli, il tiro aggira la barriera, ma è centrale e Gabriel para in sicurezza.
Calderoni fa un gran tiro dalla distanza, Alfonso respinge con i pugni e finisce qui, perché nessuno degli avanti leccesi riesce a ricacciarla dentro.
Sul fronte opposto al minuto 32 gonfia la rete invece Chancellor, che, portatosi in avanti, incredibilmente al posto giusto nell’attimo giusto, devia in rete quanto basta, con la coscia, un cross proveniente dalla sua destra e prolungato di testa da Spalek.
Episodio al 37′, quando Balotelli fa un fallaccio su Rispoli che lo aveva saltato e se ne stava andando sulla fascia, Liverani protesta dalla panchina, l’attaccante bresciano gli fa segno platealmente di stare zitto.
Poi il Brescia raddoppia, su un cross che sembrava innocuo, lasciato scorrere dal portiere verso il fondo, però non è così, perché Sabelli la tiene dentro, salvando sulla linea e la rimette al centro, dove Torregrossa insacca nella porta vuota da nemmeno un metro.
Lapadula, Tabanelli, lo stesso allenatore, c’è tutta una serie di cartellini gialli per il Lecce, visibilmente nervoso., alla fine del primo tempo, in cui è apparso stonato, dopo aver preso due gol più o meno occasionali, più o meno fortuiti, però incassati pesantissimi, senza reazione sostanziale.
Allora, al ritorno delle squadre in campo, mister Liverani toglie Shakhov, fra l’altro ammonito e mette dentro Falco.
Il primo quarto d’ora della ripresa, l’ora di gioco totale, se ne va con squadre allungate e tanto agonismo, ancora ammoniti, di nuovo i padroni di casa pericolosi nelle occasioni, al 48′ doppio parata di Gabriel prima su Balotelli, poi su Sabelli, poco dopo ancora Balotelli di poco fuori, e insomma gli ospiti hanno pagato due situazioni negative in difesa, e in attacco non riescono ad incidere.
Stando così le cose, arriva quasi per inerzia il terzo gol del Brescia, lo segna al 61′ facile facile su passaggio di Bisoli Spalek al 61′, che insacca indisturbato, mentre il Lecce è in inferiorità numerica, perché Majer si era fatto male ed era uscito, in attesa di essere sostituito.
Gli subentrerà Farias, ma oramai quando sta tramontando il sole per i Giallorossi è già notte fonda.
Fanno festa i tifosi di casa, inneggiano a Corini, poche settimane fa cacciato e vituperato, poi richiamato e ora, alla seconda vittoria di fila, osannato, e questo è il calcio.
Entra pure Babacar, al posto di Calderoni, ma il risultato non cambia, però ora almeno ci sono occasioni anche per Il Lecce, Falco manda fuori di un soffio una punizione, Alfonso salva su La Mantia, Babacar fermato al momento di concludere. Tre occasioni, zero gol.
Ammirevoli i tifosi giallorossi, presenti in buon numero anche qui, che incitano la squadra sotto di tre gol.
In campo, i giocatori rispondono con tanto possesso palla e azioni manovrate e insistite, che però, ancora, sempre, non danno esito.
Un po’ alla volta sempre di più paiono non crederci più, ed è anche normale.
Gli avversari controllano, stanno guardinghi, aspettano che scorrano gli ultimi minuti, vanno in contropiede con Romulo, con Gabriel che riesce a parargli il tiro risolutivo.
E insomma finisce così, 3 a 0, il Lecce corsaro, spavaldo e risoluto in trasferta oggi non c’è stato proprio.
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