LECCE, ARGENTINA. L’ULTIMO LIBRO DI MIGUEL VITAGLIANO
di Raffaele Polo______
L’asse culturale tra Italia e Argentina è di indubbio spessore e confermato da decenni di storie ed esperienze comuni. Adesso, più che di altre Nazioni, è proprio l’Argentina a farci sentire più partecipi della sua cultura e della sua storia. Ci sentiamo a nostro agio, insomma, non soltanto a frequentare i calciatori sudamericani ma anche a confrontarci e riscoprire la produzione letteraria di Buenos Aires e dintorni.
Così, abbiamo letto con molto interesse questo ‘Tra le pietre’ (titolo originale ‘Enterrados’, difficile da tradurre dallo spagnolo, così come altre locuzioni. Ma è bravissimo Diego Sìmini a destreggiarsi nelle insidie lessicali, rendendo appieno il senso e lo spessore di questo scritto) di Miguel Vitagliano, pubblicato da Musicaos Editore (306 pagg. 15 euro) nell’ambito del Programma ‘Sur’ di rapporto alle traduzioni del Ministero degli Affari Esteri, del Commercio Internazionale e del Culto della Repubblica Argentina.
E’ il tipico romanzo sudamericano, che riecheggia piacevolmente gli scritti e le atmosfere di Borges ma si distacca per la complessa stesura e la originale tessitura della trama, che ricorda alcune opere di Umberto Eco, costruite attorno a capolavori letterari del passato che si immergono nelle nebbie contemporanee, amalgamando con perizia fantasia, storia e personaggi che paiono fantastici ma sono reali, o viceversa.
Lo scritto si snoda tra eventi nascosti nelle pieghe della storia sudamericana del XIX secolo e rievocazioni testuali, tra cui primeggia la traduzione de La Divina Commedia effettuata da Bartolomè Mitre, futuro presidente dell’Argentina.
Nel corso della lettura si incontreranno Gustave Flaubert, la figlia di Carl Marx, Victor Hugo, Napoleone III, il nonno di Borges, Dante Gabriel Rossetti,e addirittura Ernesto Guevara… Oltre a figure storiche del Sud America, a noi praticamente sconosciute ma, dopo l’incontro con questo lavoro di Vitagliano, indelebili nel nostro bagaglio letterario.
Tutto il romanzo è ammantato da suspence e mistero, in un imaginifico scorrere sulle pietre di un edificio crollato, forse a Buenos Aires, sotto lo sguardo di un osservatore enigmatico, bloccato sotto le macerie, spettatore forzatamente immobile di quanto rivive sui sassi e le rovine.
La presenza dell’Autore a Lecce, ospite dell’Università del Salento, conferma l’importanza di questo scritto che si affianca alla produzione giornalistica di Vitagliano, che presenta interviste a Borges e parla dell’attuale situazione letteraria nel suo Paese.
Ottima la veste editoriale di questo volume che inaugura la collana ‘Vela latina’ della prestigiosa casa editrice salentina di Luciano Pagano.