“A gestire il servizio idrico deve essere una società pubblica”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il gruppo consigliare alla Regione Puglia del Movimento 5 Stelle ci manda il seguente comunicato______
“No privati in AQP. Emiliano fermati”. Questo il testo dello striscione srotolato oggi in aula dai consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle per dire no alla Newco presentata da Acquedotto Pugliese per servizi di progettazione, realizzazione e gestione delle opere idrauliche per il recupero delle perdite della rete.
“Progettazione, realizzazione e gestione delle reti – spiegano i pentastellati – sono compiti delegati dallo Stato alla Regione, che ora sta tentando di privatizzare il servizio come ha ammesso anche lo stesso Emiliano, che si è limitato ad insultarci senza rispondere a nessuna delle nostre domande e senza rassicurarci in alcun modo sul rispetto della volontà popolare emersa chiaramente con il Referendum del 2011: a gestire il servizio idrico integrato deve essere una società pubblica. C’è anche un problema politico: l’intenzione antica di Emiliano di trasformare AQP in una multiutility sembrava essere passata, ma è invece uscita dalla porta e rientrata dalla finestra con la costituzione della Newco e poi della società di realizzazione degli impianti pubblici di gestione dei rifiuti.
I pentastellati denunciano anche un problema di legittimità amministrativa. “AQP – incalzano – realizza una delega delle sue funzioni che la normativa nazionale non gli consente. Una Newco annunciata in grande stile alla stampa, ma senza la previa approvazione regionale degli atti che impongono ‘operazioni rilevanti’ come previsto dalla legge regionale 23/2013 e dalla Dgr 812/2014. L’azione messa in campo oggi ci ha permesso di sentire almeno le parole di Emiliano sull’argomento che finge di convincersi che AQP sia autonoma e dunque possa decidere la costituzione di una Newco che apre all’ingresso dei privati a prescindere dalla volontà della Giunta Regionale. È il solito Michele Emiliano, buono solo a fare l’ambientalista e il democratico con le politiche degli altri. Ora lo attendiamo in audizione assieme al presidente dell’AQP Di Cagno Abbrescia, sperando siano loquaci davanti ai consiglieri regionali come lo sono davanti alla stampa”.
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