DECISIONE UNILATERALE DI CARLO SALVEMINI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI. CRITICHE DI ADRIANA POLI BORTONE
(Rdl)______Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha annunciato ieri la propria “disponibilità” a far realizzare sul territorio comunale un impianto di compostaggio per la trasformazione dei rifiuti organici: “risponde ad un interesse pubblico del nostro territorio. Abbiamo urgenza di chiudere il ciclo dei rifiuti, i due terzi della frazione umida oggi vengono smaltiti fuori provincia”.
Immediata la reazione di Adriana Poli Bortone, che dall’opposizione da mesi incalza l’amministrazione sulla questioni rifiuti. Ecco il comunicato che ha diffuso questa mattina: “Brutta, veramente brutta la vicenda dei rifiuti nel comune di Lecce. Una vicenda che, per la gestione attuale, dopo il rifiuto di un dibattito aperto alle associazioni ambientaliste, agli ordini professionali, all’Ager e naturalmente ai cittadini.
Come Msi Fiamma Tricolore, lista civica del consigliere Scorrano e Andrea Guido di Direzione Italia, siamo stati costretti a mettere nelle mani della procura della Corte dei Conti, l’aumento del quinto per svariati milioni di euro.
Oggi apprendiamo dalla stampa che il sindaco, senza mandato alcuno del consiglio comunale, ha autonomamente deciso (e comunicato in provincia) di far sorgere a Lecce l’impianto di compostaggio, guarda caso in quella stessa zona industriale che non risulterebbe idonea per l’impianto provato proposto da Metapulia.
Comunicazione di Salvemini e applauso di Emiliano sono stati un tuttuno. E Salvemini, sempre privo di mandato, ha sostenuto la sua ‘ovvia’ preferenza per un impianto pubblico, pronto semmai, anche questo è ovvio, ad essere gestito da qualche sollecito privato. Così si chiuderebbe il ciclo. Dei rifiuti, ovviamente.
Un fatto è ormai evidente: la solitudine e l’autoreferenzialità del sindaco di Lecce. Consigli comunali regolarmente privi della presenza di cittadini, la parola quasi mai concessa agli assessori, una maggioranza assolutamente silenziosa che sta mostrando già segni di stanchezza e disinteresse a partecipare: prova lampante nel consiglio comunale del 29 novembre scorso, il mancato voto per l’immediata esecutività niente meno che per il piano per il diritto allo studio e addirittura una ventina di debiti fuori bilancio.
Insomma, della slogan “Insieme” della campagna elettorale è rimasta solo la coppia Salvemini-Emiliano”.______
LA RICERCA nel nostro articolo del 22 ottobre scorso
Va bene la responsabilità e la scelta di non gravare sui Comuni del comprensorio di Cavallino, già vessati da un impianto che ha inquinato per anni, ma non si appesantisca Lecce con la realizzazione di un impianto che riceverà l’organico prodotto da 320mila abitanti e 27 Comuni coinvolti.
La scelta di realizzare un impianto di tali dimensioni sul territorio deve essere frutto di condivisione anche con i cittadini e soprattutto non deve essere basata su logiche di appartenenza partitica. Il dubbio è che si tratti del ringraziamento di Salvemini per l’appoggio ricevuto in campagna elettorale da parte di Emiliano, che in questo modo non potrebbe più essere oggetto di critiche per la mancata pianificazione della chiusura del ciclo dei rifiuti nella nostra provincia. Lecce non può trasformarsi in una cloaca ma merita la stessa dignità di altri territori coinvolti.