L’EDITORE SALENTINO PRESENTA UNA NUOVA INIZIATIVA DEI QUADERNI DEL BARDO DI RESPIRO INTERNAZIONALE: LE POESIE DELLA RACCOLTA INTITOLATA IN ITALIANO “Il venditore di Stelle” DI OLEKSANDR IRVANETS
di Stefano Donno______
Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni, nella collana di poesia slava contemporanea a cura di Paolo Galvagni, autore anche di questa traduzione, “Il venditore di Stelle”, di Oleksandr Irvanets (nella foto).
Parliamo del rappresentate del post-moderno più carnevalesco e provocatorio.
E’ nato nel 1961 a L’viv, importante centro culturale dell’Ucraina sud-occidentale. È cresciuto a Rivne. Nel 1980 si è diplomato all’Istituto Pedagogico di Dubno, nel 1989 all’Istituto letterario di Mosca. Dal 1993 risiede a Irpen’ nei pressi di Kyïv.
Punta l’attenzione su persone e gesti che a prima vista sono quotidiani. Ma proprio in essi egli trova percezioni o fenomeni elevati, importanti per la propria coscienza o per la morale della società.
Nelle sue opere si svela la vita quotidiana.
Il criterio principale nella creazione poetica è la bellezza.
Non esiste il ruolo educativo o pedagogico della scrittura: la letteratura non insegna nulla, non educa nessuno. È la vita che educa, semmai. Invece la poesia – proprio come la musica, la pittura e gli altri generi nobili – esiste per la bellezza, in nome della bellezza e per nient’altro.
Sono assurde e prive di senso le domande dei pedagoghi dopo la lettura di un testo: che cosa ci insegna questa poesia meravigliosa? Ad amare la terra natia, a odiare gli oppressori, a costruire un futuro radioso… La poesia (e la letteratura in generale) deve rimanere una passione intima: quando cominciano a propagarla dall’alto, giunge la sua fine.
Irvanets è un classico e un poeta serio; una persona “storica”. Nella concezione di Erodoto: la storia che è il racconto di varie storie diverse. Irvanets riesce infatti a capitare in storie e a raccontarle.
Marina Cvetaeva nell’articolo «Poeti con una storia e poeti senza storia» sostiene che esistono poeti il cui percorso ricorda una freccia, e poeti che per tutta la vita vanno in cerchio, inseguendo se stessi, senza cambiare mai. Irvanets è un poeta con una storia e con un suo sviluppo.
Davvero cambia costantemente: la sua produzione è molto eterogenea. In un’intervista rilasciata nell’aprile del 2016, Irvanets afferma che in gioventù era molto lirico, scriveva bei versi d’amore; poi il vino è diventato aceto: la satira ha preso il sopravvento. Ha acquisito l’immagine sociale dell’umorista, dell’uomo dalla parola aspra.
I talenti poetici si dividono in diversi segmenti. Irvanets non si può definire un poeta cantore: anche nelle liriche amorose talora introduce note sarcastiche. La vena lirica pare essersi seccata, mentre si è sviluppata quella sarcastica, che ha preso il sopravvento su tutto.
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Category: Cultura