di
Giuseppe Puppo______
“Non si è fatto nulla in questi anni perché chiunque ha avuto il potere non è intervenuto. E’ anche una questione di arroganza del potere, di massoneria deviata. C’è gente che è convinta che facendo parte di una loggia possa essere coperto, possa essere intoccabile. E’ questa l’arroganza del potere, che deve finire…Stiamo parlando di guadagni che si avvicinano a quella della cocaina”.
Così il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri commentava il mese scorso la gestione della Sanità sconquassata dagli scandali. Parlava della Regione Calabria, ma…
Logge o non logge, in tutte le Regioni la Sanità muove tantissimi soldi, essendo ad essa destinato il 75-80 % del totale di ogni singolo bilancio, e, a causa delle ingerenze cui è stata sottoposta da decenni con il processo di aziendalizzazione, è diventata nelle sue varie articolazione un formidabile centro di potere clientelare per i partiti che la guidano, che in molte Regioni, finanche la Lombardia delle eccellenze, hanno provocato gestioni cattive, se non criminali.
Oggi si vota in Umbria per il rinnovo anticipato del Consiglio Regionale, e non saremo certo noi a infrangere il relativo silenzio elettorale che ne deriva fino alla chiusura delle urne. E’ possibile però ricordare che la giunta umbra è caduta in seguito a vicende giudiziarie legate alla Sanità.
Lo stesso accadde solo pochi mesi fa in Basilicata.
In Puglia, ci risiamo, di nuovo, dopo anni e anni di scandali senza soluzione di continuità.
Negli ultimi giorni, è stata avviata dalla magistratura una nuova indagine relativa a nomine, ingerenze politiche e pratiche disinvolte.
Non abbiamo letto le carte, del resto coperte dal segreto istruttorio, né vogliamo citare certe imbarazzanti intercettazioni telefoniche cui colleghi giornalisti più bravi di noi han fatto cenno nelle ultime ore.
Quanto è noto al momento basta e avanza per interrogarsi nuovamente sulle responsabilità politiche nella gestione della sanità pugliese, e sottolineo politiche, al di là delle vicende giudiziarie.
Michele Emiliano (nella foto), che, oltre che presidente della Giunta regionale, è anche assessore alla Sanità, non risponde, nella buona sostanza politica della questione: si dice estraneo, parla di “disinformazione”, sostiene che sotto la sua guida la situazione sia migliorata, e per il resto pensa già alla campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio della Regione Puglia la prossima primavera, anzi, ci sta pensando da mesi; di più, per una ragione, o per l’altra, sia nazionale, sia locale, sono cinque anni che è in servizio permanente effettivo in campagne elettorali, è così che interpreta, in queste campagne, l’ulteriore carica che detiene, di assessore all’Agricoltura.
Comunque inevitabilmente l’ultima vicenda giudiziaria sulla sanità pugliese richiede maggiori approfondimenti che non mancheranno di essere sviluppati nelle valutazioni successive e che comunque condizioneranno il prossimo voto regionale anche in Puglia.______
L’APPROFONDIMENTO nei nostri articoli del 17 ottobre scorso e del 10 novembre 2016
RODELLI A SALVEMINI: “PARLATECI DELLA SANITA’ PUBBLICA IN PUGLIA”
Il segretario cittadino della Lega Salvini Premier di Lecce, Riccardo Rodelli, invita il Sindaco Salvemini ad esprimersi su quanto sta emergendo dall’inchiesta sulla corruzione nella sanità pubblica in Puglia. “Pare strano”, dice Rodelli, “interrogarsi sulla frase di Salvini e non su quanto sta emergendo dall’inchiesta a Foggia”.
“Caro Sindaco, pare alquanto strano sollevare un polverone mediatico per il saluto di Salvini e ignorare l’offesa a Lecce del Premier Conte, senza contare il silenzio su quanto sta emergendo dall’inchiesta sulla sanità pubblica a Foggia”. Così il segretario cittadino della Lega Salvini Premier di Lecce, Riccardo Rodelli.
“Il nostro Sindaco si chiede se il Ci vediamo a Lecce di Salvini, dopo la vittoria in Umbria, sia una promessa o una minaccia”, continua Rodelli, “mentre ignora completamente l’offesa che il Premier Conte rivolge alla nostra città, derubricandola come l’ultima in Italia, al solo scopo di sminuire la già prevista, sonora sconfitta del centro sinistra in Umbria ”.
“Dal Primo cittadino mi aspetterei indignazione e amarezza tanto per la frase di Conte, quanto per lo scandalo nella sanità pugliese, più che lo stupore espresso per il saluto rivolto dal leader della Lega alla nostra città, facendo sicuramente riferimento all’altrettanto atteso risultato delle prossime regionali in Puglia. A Salvemini inoltre”, continua Rodelli, “voglio ricordare che, se lui oggi è Sindaco, lo deve soprattutto alle alleanze trasversali con quegli uomini che, fino a poco tempo fa, militavano ed erano classe dirigente del centrodestra leccese. In questo senso, invito Salvemini anche ad una rilettura del voto della scorsa primavera, quando alle europee la Lega, a Lecce, ha fatto incetta di voti. Lo stesso Emiliano, ironizzando in una recente intervista, ha sottolineato che la sinistra regionale governa anche con i voti di parte del centro destra, ponendo involontariamente l’accento sull’anomalia di quelle formazioni di governo che stanno insieme per convenienza. Un costume a cui la Lega ha rinunciato, sacrificando importanti ministeri, ma dando prova di correttezza e coerenza. Al contrario”, dice ancora Rodelli, “Salvemini, per sedere su quella poltrona, è sceso a patti con parte di quella classe politica che ha contrastato per tanti anni nelle vesti di capo dell’opposizione, un matrimonio avvenuto col benestare del presidente Emiliano. Ed è forse proprio per questo che oggi Salvemini tace sugli ultimi fatti di cronaca, anche giudiziaria, che coinvolgono la sanità pugliese”.
“Ecco, caro Sindaco”, conclude Riccardo Rodelli, “è con questo spirito, che si fonda tanto sulla lealtà quanto sulla valorizzazione dei territori, che Salvini ha strizzato l’occhio al Salento, lasciando intendere quanta fiducia ripone in questa terra, che dalla tua parte viene invece beffeggiata”.