C’ERA UNA VOLTA UNA NOMINA DA FARE…QUESTA MATTINA ARRESTATO UN CONSIGLIERE REGIONALE DEI ‘POPOLARI’, E IL PADRE, EX DEPUTATO DELL’UDC. SI ALLARGA L’INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA CHE COINVOLGE LA GIUNTA REGIONALE DI MICHELE EMILIANO
(Rdl)______Clamorosi sviluppi oggi dell’indagine della magistratura sulla nomina del Commissario dell’Azienda per i Servizi alla Persona “Castriota e Corropoli” di Chieuti, in provincia di Foggia, in cui sono indagati l’assessore regionale al Welfare Salvato Ruggeri, e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Ieri pomeriggio Ruggeri era comparso presso il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Foggia Marco Gambardella, e si era avvalso della facoltà di non rispondere.
Ieri sera Emiliano si era difeso via social, e aveva pubblicato un lungo post sulla vicenda.
Questa mattina, per uno dei filoni di indagine, la Guardia di Finanza ha arrestato Angelo Cera, 67 anni, di San Marco in Lamis, ex deputat dell’Udc, e il figlio Napoleone (nella foto), 39 anni, attuale consigliere regionale per i Popolari. L’accusa è tentata concussione.
Si trovano ora entrambi ai domiciliari.______
LA RICERCA nel nostro articolo immediatamente precedente
“Tutti i protagonisti di questa vicenda devono dimettersi: dal consigliere Cera, all’assessore Ruggeri (come fatto da altri assessori in circostanze analoghe), al Presidente Emiliano ormai coinvolto in tre inchieste. Emerge in maniera evidente che in questa Regione c’è un problema sulle nomine e non è assolutamente vero quello che ha scritto Emiliano sulla sua pagina fb: per legge le nomine dei commissari di enti pubblici e aziende di diritto pubblico devono essere sottoposte al preventivo parere della commissione consiliare e non sono affidate alla piena e insindacabile discrezionalità del Presidente della Giunta”.
Lo dichiarano i consiglieri del M5S in seguito all’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il consigliere Napoleone Cera e suo padre Angelo con l’accusa di concussione per gli appalti nella Sanitaservice di Foggia. Un filone dell’inchiesta vede indagati anche l’assessore Ruggeri e l’assessore Emiliano per le nomina del Commissario dell’ASP di Chieuti.
“È grave che Emiliano abbia giustificato la prassi posta in essere dai consiglieri di indicargli i nominativi per le nomine. Queste, seppur discrezionali, devono comunque essere effettuate sulla base di curriculum e competenze, non di mere indicazioni politiche. Il Pubblico Ministero Antonio Laronga in conferenza stampa ha parlato di ‘attività ricattatoria e clientelare spaventosa”. Com’è possibile non si sia mai accorto di quello che stava succedendo? Come per la questione del voto di scambio di Natale Mariella (che interessa la stessa lista) da Emiliano ci saremmo aspettati qualcosa in più per difendere il voto libero dei pugliesi.
Invece niente è stato fatto ed è solo grazie alle opposizioni che hanno chiesto il rispetto dello statuto del Consiglio se il consigliere Cera non è stato eletto presidente della commissione di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata, come lui stesso aveva chiesto. Commissione in cui più volte abbiamo chiesto audizioni per analizzare il voto di scambio, a cui la maggioranza si è sempre opposta. Non si può continuare così: la Puglia merita di meglio”.
“Il fatto non sussiste dice il Giudice di Foggia.
Menomale che hanno fatto in fretta a restituirmi serenità e dignità.
Ad un solo giorno dalla notizia che vi ho dato sulla pendenza di un’indagine su di me, posso annunciarvi che il Giudice competente ha ritenuto insussistente il reato di corruzione che mi veniva contestato.
Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia ha infatti accertato nell’ordinanza oggi illustrata dal Procuratore della Repubblica di Foggia Ludovico Vaccaro che le accuse contro di me totalmente infondate e prive di qualsiasi prova.
Tutta la mia vita professionale e politica è stata, è e sarà sempre orientata ad assicurare il rispetto del principio di legalità.
Prendo atto con soddisfazione che quel che avevo spontaneamente anticipato ieri, quando ero all’oscuro delle valutazioni del GIP del Tribunale di Foggia, ha trovato piena conferma nella ordinanza, illustrata con grande correttezza ed obiettività in conferenza stampa dal Procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro.
Il Giudice ha escluso totalmente la mia responsabilità per il reato di corruzione, ritenendo insussistente la prova della mia consapevolezza di un nesso causale tra la richiesta di nomina del commissario Asp e la richiesta di appoggio elettorale in favore del sindaco di San Severo
Lo stesso Procuratore Vaccaro, lealmente, ha ammesso che il GIP ha ritenuto insussistente il reato, aggiungendo che le indagini su questo punto dovranno proseguire per cercare eventuali prove di questo sinallagma che allo stato non sussistono.
La conferma, ad un solo giorno dalla conoscenza di questi fatti, di quanto da me evidenziato a tutti voi cittadini, mi rende particolarmente contento, ma non mi basta.
È mio preciso interesse che la Procura si convinca definitivamente della mia totale estraneità ai fatti contestati.
La mia fiducia nella Giustizia è stata premiata e oggi posso ribadirla con grande felicità.
Devo anche aggiungere che sia il Pubblico Ministero che il GIP sono stati corretti ed equilibrati nel gestire e valutare una fattispecie delicatissima in un momento elettorale altrettanto delicato”.
“Le dichiarazioni e l’atteggiamento leale del nostro presidente Emiliano ci confermano ancora una volta la sua totale correttezza, nel solco del rispetto che si deve alle Istituzioni e allo Stato. E concordiamo su un aspetto: la Procura di Foggia faccia tutte le indagini del caso per dimostrare la sua totale estraneità. Riponiamo pari fiducia sia nel lavoro dei magistrati, sia nell’operato del nostro presidente. La cui azione di governo, sin dai tempi della sua importante esperienza amministrativa nella città di Bari, è stata sempre indirizzata dalla bussola della trasparenza”.
Lo dichiarano i presidenti de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino, e di Emiliano Sindaco di Puglia, Sabino Zinni.
“Emiliano continua a non proferire una sola parola su quello che avviene in Regione in materia di nomine. Non si può far passare per normalità l’indicazione politica da parte di un consigliere regionale per un ruolo così importante come quello di commissario dell’ASP.
Per evitare situazioni di questo tipo in consiglio ci siamo duramente scontrati con la maggioranza per chiedere che nel ddl di modifica della legge 30 del 2004 (quella che disciplina le ASP) fossero approvati gli emendamenti limitativi del potere di nomina regionale del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale e volti a consentire che le decisioni siano assunte da soggetti designati dai Comuni in cui hanno sede le strutture operative delle Aziende di servizi.
Una discussione che ha portato al rinvio della norma in commissione, dove continueremo a batterci per non accentrare il potere di nomina nelle mani della Regione. Non si può andare avanti con nomine fatte solo sulla base di logiche politiche, non tenendo conto di curricula e meriti e soprattutto dei bisogni socio-assistenziali del territorio che l’attività delle ASP è chiamata a soddisfare. Lo ripetiamo ancora una volta: la politica dev’essere lasciata fuori quando di tratta di sanità e strutture per la cura delle persone fragili. In questo specifico caso Emiliano non ha accettato l’indicazione politica, ma non basta, perchè nel frattempo non è ancora stato nominato alcun Commissario e il Cda, seppur decaduto, continua a svolgere l’ordinaria amministrazione. Comportamenti come questo favoriscono logiche clientelari che combattiamo e abbiamo sempre combattuto. Il presidente invece di autoassolversi e fingere che vada tutto bene dovrebbe prendersi le sue responsabilità per i fallimenti in sanità sia per quello che riguarda l’erogazione dei servizi che il contrasto alla corruzione”.
“Disgusto e indignazione. È quello che abbiamo provato leggendo le intercettazioni pubblicate questa mattina delle conversazioni tra il Presidente Emiliano, l’assessore Ruggeri, Napoleone e Angelo Cera ora ai domiciliari.
Lo ripetiamo ancora una volta: tutti si devono dimettere e nessuno può autoassolversi con la scusa che la nomina di Commissario della A.S.P. di Chieuti non sia più stata fatta. È inaccettabile da parte di Emiliano giustificare la prassi di ricevere indicazioni politiche dai consiglieri di maggioranza, specie per ruoli che riguardano la cura delle persone con fragilità. Da un magistrato ci saremmo aspettati fuoco e fiamme a telefono, non un semplice ‘va bene. Un bacio’.
Come possiamo sederci in Commissione con l’assessore Ruggeri per esaminare il ddl sulle A.S.P. che ovviamente contiene anche articoli sulla nomina del CdA delle stesse? Articoli per cui avevamo presentato emendamenti per sottrarre i poteri di nomina alla Regione. A quel voto non parteciperemo perché ci sembrerebbe una presa in giro per tutti i pugliesi”.
“Ci mettiamo nei panni di tutti quei ragazzi costretti ad andare fuori per un lavoro – continuano i pentastellati – e che studiano seriamente per prepararsi ai concorsi, quando hanno letto del ‘posto sicuro’ in Regione. Nelle intercettazioni pubblicate oggi su ‘La Repubblica Bari’ in uno scambio telefonico si legge addirittura che ‘E allora senti, il Padre Eterno può essere che ci aiuti e sai perché? La Regione Puglia ha appaltato il servizio di contabilità generale all’esterno. Se l’è aggiudicata una società di Bari che provvederà ad assumere in tutto 300 laureati, con la clausola sociale. Cioè a tutti gli effetti dipendenti regionali’. Ci rimettiamo come sempre alla magistratura e auspichiamo che venga immediatamente fatta chiarezza su questo anche con un’indagine interna. Come chiediamo che Emiliano si scusi con i cittadini almeno per non essersi accorto di quanto accadeva che è anche moralmente inconcepibile. E per aver fatto dall’inizio della legislatura nomine basate solo sul suo tornaconto politico che hanno portato a questa situazione. Dimettersi a questo punto sarebbe un atto dovuto. Purtroppo però – concludono – conosciamo l’amore di Emiliano per la poltrona, un sentimento che ha guidato tutta la sua azione di governo”.