LA NAVE ONG CON CENTOSETTANTASEI MIGRANTI SBARCATA QUESTA MATTINA A TARANTO IN UN MARE DI POLEMICHE
(g.p.)______Questa mattina sono arrivati a Taranto centosettantasei migranti, fra i quali dodici donne e trentatré minorenni. Sono stati prelevati ieri in mare, a una quarantina di miglia dalle coste libiche, dai due barconi su cui viaggiavano dalla nave Ocean Viking, delle organizzazioni Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, e portati nel porto pugliese, su indicazione dell’esecutivo.
Il governo Conte bis – del M5S, Pd, Leu e Italia Viva – ha evidentemente cambiato la linea politica sulla questione, rispetto al primo governo Conte, del M5S e Lega.
La decisione era stata in un certo senso preannunciata dall’annuncio di un accordo che sarebbe stato raggiunto il mese scorso a La Valletta fra Italia, Germania, Francia e Malta, sotto l’egida dell’ Unione Europea, e che prevederebbe la rotazione dei porti di approdo delle navi dei soccorritori e la immediata ridistribuzione dei nuovi arrivati fra i vari Stati europei.
Usiamo il condizionale perché, al di là degli annunci trionfalistici, in queste settimane si è capito che più che di un ‘accordo’ si tratta in realtà di un progetto, solo teorico, cui non sono seguite, almeno finora, misure per la pratica attuazione.
Insomma, i fatti dicono che l’ Italia ha cambiato di nuovo rotta sulle sue politiche sull’immigrazione, mentre l’ Unione Europea tiene sempre la stessa, fatta di promesse e di impegni disattesi.
Tanto è vero che questa mattina i migranti sono sbarcati a Taranto, portati dalle organizzazioni non governative e sono stati accolti in Italia, assistiti da Prefettura, Comune, Forze dell’Ordine, Polizia locale, Autorità portuale, Marina Militare, Vigili del Fuoco, Asl, Croce Rossa, e associazioni di volontariato.
Il tutto si è svolto in contemporanea a due manifestazioni, la prima di amministratori locali, associazioni e sindacati a favore dello sbarco, la seconda di parlamentari della Lega, contro.
Abbondano le polemiche.
Da registrare le prese di posizione che mentre scriviamo sono giunte in redazione.
L’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro è soddisfatto: “Mi raggiunge la notizia dell’arrivo a Taranto della Ocean Viking con il suo carico di umanità dolente. È vivo ancora il lutto per il recente naufragio che ha visto la stessa nave impegnata con la Marina Militare nella ricerca delle vittime, la gran parte non sono state restituite dal mare: oggi fortunatamente possiamo parlare di vita e non di morte.
Auspico che il dovere civico e morale dell’accoglienza spazzi via la tentazione della polemica pretestuosa. Taranto ha già dato in passato prova della sua grande generosità, si renda ancora una volta disponibile a questa transitoria ospitalità”.
Di tutt’altro avviso il segretario cittadino della Lega di Lecce, Riccardo Rodelli:
“Torna a riproporsi in tutta la sua tragica gravità il problema dell’immigrazione in Italia, dove assistiamo ad un quotidiano aggiornamento con numeri sempre più preoccupanti, con l’arrivo nel porto di Taranto dei migranti della Ocean Viking, una ONG francese battente bandiera norvegese.
L’Italia aveva intrapreso una politica seria con Salvini ministro dell’Interno, ora siamo costretti ad assistere alla ripresa del business che arricchisce mafia e cooperative sulla pelle di persone già duramente provate dalle condizioni in cui versano nei campi di detenzione e, prima ancora, dall’attraversamento del deserto per arrivarci. Inutile che il Governo ci propini la favoletta dei salvataggi in mare. Oramai parliamo di traghettamenti veri e propri, organizzati grazie a vari livelli di connivenze, per giungere poi in una terra già martoriata da disoccupazione e lavoro nero, oltre che da delinquenza e criminalità, senza alcuna speranza di redistribuzione in Europa”