NIENTE PIU’ VOLO PER ROMA DELLE 7.30
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Paolo Pagliaro del Direttivo regionale Lega e Presidente del Movimento Regione Salento, ci manda il seguente comunicato______
“Siamo alle solite, non ne possiamo veramente più. Il Salento è sempre più emarginato e trattato come la Cenerentola d’Italia, lo diciamo da anni, lo gridiamo ai quattro venti, ma la questione peggiora.
Dal 10 ottobre sarà cancellato il collegamento aereo Alitalia Brindisi-Roma delle ore 7:30, punto di riferimento per tantissime persone che adesso si ritroveranno a fare i conti con un notevole disagio.
Questo disservizio è di una gravità enorme e si aggiunge a delle politiche sciagurate che non tengono conto dell’importanza strategica del Salento e lo penalizzano continuamente.E non voglio oggi ritornare sull’alta velocità che si fermerà a Bari!
L’Aeroporto del Salento non può essere emarginato in questo modo, ormai sta diventando la riserva delle riserve e a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini, inoltre è una decisione che diventa l’ennesimo freno allo sviluppo economico e turistico del territorio. Servono chiarimenti precisi perché non può esistere una logica motivazione a questo ennesimo sfregio”.
Category: Cronaca
“E’ l’ennesimo schiaffo al territorio. Non è possibile continuare a tollerare scelte incomprensibili che tagliano sempre di più il nostro Salento dal resto del Paese e del mondo. E’ venuto il momento di dire basta!”.
Con queste parole il presidente di Confindustria Lecce, Giancarlo Negro, commenta la decisione di Alitalia di sopprimere dal prossimo 10 ottobre la tratta Brindisi – Roma delle 7.30.
Con la presentazione del Piano di Sviluppo per il Salento, nel corso dell’Assemblea pubblica lo scorso 28 giugno, Confindustria Lecce ha lanciato l’allarme sul possibile isolamento del territorio, relegato, per numero e tipologie di tratte di voli su Brindisi, nonché per quelli su ferro su Lecce, in una condizione davvero critica.
“In un momento storico in cui la partita della competizione non si gioca più fra imprese ma fra territori – continua Negro – la provincia di Lecce parte decisamente svantaggiata, a causa della posizione periferica e dell’esiguità dei collegamenti con i centri economici e produttivi più importanti nazionali ed esteri. Mentre altrove si percepiscono segnali di ripresa il Salento arranca in una corsa nella quale gli ostacoli aumentano di giorno in giorno. L’ennesimo taglio di voli appare come una ferita inferta nei confronti di chi, con coraggio e abnegazione, cerca di costruire e programmare sviluppo, nonostante la burocrazia, la lentezza delle decisioni e la carenza di infrastrutture. Siamo di fronte ad una serie di scelte, quasi una strategia, che penalizzano il Salento. La nostra bellissima terra in queste condizioni non può e non potrà esprimere tutto il proprio potenziale”.
Confindustria Lecce nel Piano aveva infatti evidenziato la mancanza, ormai da anni, di una progettazione chiara che portasse all’implementazione delle infrastrutture con servizi adeguati di trasporti e di logistica. La risposta, tra l’altro incomprensibile di Alitalia, considerato l’appeal della tratta, nonostante i costi a volte esorbitanti, va nella direzione opposta.
“La qualità dei trasporti – conclude il presidente Negro – è assolutamente insufficiente per un territorio moderno e ricco di imprese che garantiscono valore aggiunto al territorio e occupazione. Una dotazione infrastrutturale adeguata rappresenta invece una condizione imprescindibile per il progresso economico e sociale del territorio, delle imprese, dei cittadini. L’economia viaggia ad una velocità che non è propria dei nostri trasporti; le distanze si misurano sempre di più in rapporto ai tempi e ai costi. Confindustria Lecce, a breve, chiuderà con la collaborazione degli stakeholder territoriali, il piano strategico di sviluppo, per poi presentare quello esecutivo, nel quale chiederà alle Istituzioni e ai Governi ai vari livelli, tra l’altro, il raddoppio dei collegamenti aerei da e per Milano e per Roma su Brindisi come priorità assoluta di un territorio che vuole competere ad armi pari con gli altri. Non possiamo più temporeggiare, le imprese pretendono attenzione e risultati in tempi rapidi e certi”.
TAGLIO VOLO ALITALIA DA BRINDISI, LA UIL DI LECCE LANCIA UN APPELLO
A TUTTE LE ISTITUZIONI LOCALI, FORZE POLITICHE E SOCIALI:
“SALENTO SEMPRE PIÙ EMARGINATO, SERVE MOBILITAZIONE UNITARIA PER UN DECISO CAMBIO DI PASSO SUI COLLEGAMENTI”
“Viaggiamo a velocità supersonica verso l’isolamento. È una situazione inaccettabile, serve una mobilitazione unitaria di tutte le istituzioni locali, forze politiche e sociali per potenziare i collegamenti”.
Il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto, lancia un accorato appello alla luce della decisione di Alitalia di sopprimere dal prossimo 10 ottobre la tratta Brindisi – Roma delle 7.30, prevedendola solo nei mesi estivi.
“In questo difficile momento storico – osserva – non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi che facciamo per cercare di attirare investimenti, rilanciare il territorio, le nostre imprese, il turismo e l’occupazione. Tagliare i collegamenti aerei significa tagliare il futuro dei nostri professionisti, delle aziende, dei lavoratori, significa frenare lo sviluppo del Salento. Come possiamo competere sui mercati nazionali e internazionali se restiamo emarginati, tagliati fuori da qualsiasi rotta che ci collega col resto del Paese e del mondo? Non possiamo far passare sotto silenzio queste scelte incomprensibili, dobbiamo svegliarci e mobilitarci tutti insieme!”.
Per la Uil il problema non riguarda solo l’esiguo numero di collegamenti aerei con le più importanti città italiane ed europee, ma anche di costo dei voli. “In passato – ricorda il segretario Giannetto – abbiamo fatto presente infinite volte, su più tavoli, la necessità di potenziare collegamenti e implementare le infrastrutture con servizi adeguati di trasporti e di logistica.
Eppure ci troviamo quotidianamente di fronte a scelte che penalizzano questo territorio, come quella di cancellare un volo diretto per la Capitale, un collegamento importantissimo per le imprese e per tantissimi nostri professionisti anche e soprattutto nei mesi invernali, non solo in quelli estivi, un volo che peraltro risulta avere a volte costi esorbitanti, così come rimarcato dal senatore Dario Stefàno nella sua recente interrogazione parlamentare su questo tema”. Da qui la necessità, secondo la Uil, che il territorio faccia sentire forte la propria voce.
“È ora di dire basta, sì, ma soprattutto di mobilitarci seriamente – ribadisce il segretario Giannetto – per far sì che le istituzioni, ai vari livelli, cambino rotta nei nostri confronti. Oggi il Salento va avanti e continua ad attrarre turismo e investimenti nonostante le mille carenze infrastrutturali, una su tutte l’alta velocità sulle tratte ferroviarie. Ma quanto può durare se non facciamo qualcosa per migliorare i nostri servizi? Rilanciamo, pertanto, la richiesta di Confindustria di raddoppiare i collegamenti aerei da e per Roma e Milano su Brindisi, perché vogliamo e dobbiamo essere competitivi e invitiamo tutte le istituzioni, le forze politiche e sociali del territorio a mobilitarsi unitariamente per impedire che scelte del genere continuino a penalizzare ed emarginare ulteriormente il Salento”.
Dichiarazione del Presidente Alfredo Prete: “Il Salento ha bisogno di collegamenti aerei che garantiscano qualità e fruibilità del servizio”
“Il fatto che, da sempre – come ha precisato Alitalia – il volo Brindisi/Roma delle ore 7:30 esista solo da giugno ad ottobre, non significa che sia impossibile modificare tale scelta aziendale, alla luce di mutate ed incalzanti richieste del territorio, peraltro corroborate da evidenti incrementi di utilizzo del servizio.
Il mantenimento di un ulteriore collegamento, come avviene per la tratta Bari/Roma, è una richiesta che il Salento fa a gran voce, da tempo, in virtù di aspettative legittime, legate anche alla qualità ed alla fruibilità del servizio. E’ vero, infatti, che permane il volo delle 6:30 del mattino e che quindi gli impegni lavorativi mattutini su Roma possono essere rispettati, ma, anche alla luce dell’ancora mancato raddoppio della SS 275, a che ora deve muoversi da casa un imprenditore del Sud Salento che, già solo per raggiungere Lecce con mezzi propri, impiega in media un’ora di tempo? Se poi dovesse raggiungere l’aeroporto con mezzi pubblici, non ne parliamo… Molti sono costretti a partire il giorno prima, sobbarcandosi ulteriori e non esigui costi di soggiorno.
Lo sviluppo di un territorio è immancabilmente legato a doppio filo alle infrastrutture, alla qualità, all’efficienza ed ai costi dei trasporti; anche da un punto di vista turistico, poi, le tariffe proibitive dei voli prenotati sotto data ostacolano il turismo last minute, poco programmabile – certo – e quindi non affidabile, ma economicamente rilevante per un territorio come il nostro, che punta alla destagionalizzazione e che, anche nei mesi autunnali ed invernali, gode di nicchie temporali contraddistinte da temperature miti; un turista, incoraggiato da buone previsioni meteo, sceglie il Salento come meta last minute, ma si arrende dinanzi ad un costosissimo e disagevole “viaggio della speranza”.