“La Rosa d’Inverno”, POESIE DI DONATO CUPPONE
di Raffaele Polo_______
Ricco di sfumature delicate e introspettivo quanto basta, un prezioso libretto di poesie, edito da Il Raggio Verde, ci presenta una silloge di Donato Cuppone (nella foto) La rosa d’inverno (euro 12), con prefazione di Tiziana Cazzato e Lettera conclusiva (a Donato) di Lucia D’Aversa.
Il bravo poeta di Neviano, questa volta, ci presenta sfaccettare e frammenti di quello che è il suo Universo poetico, ricco di sentimenti e oscillante fra un manifesto pessimismo ed un refolo di speranza che pare aleggiare, comunque, sulle sue composizioni. Che, a volte, non hanno titolo ma vengono lasciate lì, come dei semplici messaggi destinati a corroborare un cammino, una scelta poetica che appare certamente chiara, intimistica e versata nei confronti di una Umanità poco ricettiva e permeata di malesseri e handicap reputati insormontabili.
(Siamo sempre gli stessi,/ si entra in internet,/ si esce da un fax,/ e si finisce/ con un pax/ su una lapide con i cipressi.)
Un Mondo certamente difficile e ostile, dove riecheggia l’eterna attesa beckettiana, senza alcuna speranza
( Si aspetta…/ Si aspetta…/ Si aspetta sempre./ Si aspetta qualcosa./ Si aspetta qualcuno./ Si aspetta che mi torni in mente./ Si aspetta sempre.) Ma poi l’idea portante si stempera in un anelito benevolo, sino a giungere ad affermare che “ Nella vita/ tutto è in movimento./ E’ una sfida/ ogni momento/ per una via d’uscita./ E non se ne coglie il senso./ Forse,/ è una magia/ di un Dio/ che è un punto fermo.”
Proprio come una ‘rosa d’inverno’ questa raccolta di veloci, brevi poesie, ci piace e fa bella mostra di sentimenti e immagini che il bravo Donato Cuppone ci offre in tutta semplicità, con grande tenerezza e piacevole indugiare sull’essenza delle cose e degli affetti, soprattutto per le persone che non ci sono più.