LA TESTIMONIANZA / HO VISTO GLI ULIVI BRUCIATI A UNO A UNO. DI NOTTE IL CIELO DIVENTA ROSSO DALLE FIAMME, E I POMPIERI NEMMENO INTERVENGONO
(Rdl)_______Ecco quello che questa notte ha scritto sul proprio diario Facebook Enrico Giuranno, 34 anni, di Casarano, consigliere comunale da pochi mesi dimissionario dall’incarico e dal M5S, in un drammatico post, corredato da alcune foto, come quella che pubblichiamo._______
Ugento. Zona Madonna del Casale. 20.50 del 24 Luglio 2019.
Decine di fondi interessati. Centinaia di alberi in fiamme senza erba intorno quindi incendiati uno per uno. Altro che autocombustione.
Solo in un campo abbiamo trovato la famiglia del proprietario che provava disperatamente a spegnere qualche albero. Abbiamo provato a dare un aiuto. Poca roba.
Piange il cuore. Che rabbia!
Quest’anno è la terza volta che chiamo i vigili del fuoco per chiedere soccorso e per la seconda volta che mi danno risposte evasive. Oggi volevano anche sapere se si trattasse di alberi secchi.
Non voglio fare valutazioni sul sistema…
Su chi ci guadagna o sul futuro di questa terra. Non ne ho voglia._______
L’APPROFONDIMENTO nei nostri articoli di ieri, del 22 luglio, e del 13 luglio
“Interventi decisi per espiantare, reimpiantare”, L’EMERGENZA INCENDI DI COLDIRETTI
“Gli incendi estivi purtroppo non sono una novità nel Salento. Quello che è cambiato è che fino a qualche tempo fa questi incendi interessavano soprattutto i seminativi (la bruciature delle stoppie a fine raccolto), mentre adesso interessano soprattutto gli oliveti.
Bisogna interrogarsi sulle cause che generano questi roghi e sul modo in cui queste si concatenano l’una con l’altra. Una di queste è data dall’abbandono dei terreni che costituisce uno dei principali indicatori delle condizioni di salute del nostro territorio. L’abbandono si concatena alla situazione economica disastrosa in cui vive la nostra agricoltura.
Se leggiamo gli incendi in questa chiave di lettura, le analisi a ritroso arrivano a riconoscere e confermare che per il Salento l’agricoltura sia fonte di povertà rurale: chi si occupa di agricoltura e le persone che vivono unicamente con le risorse ricavate dalla terra sono più povere di chi si occupa d’altro.
Non c’è più alcuna convenienza economica a fare l’agricoltore, il che significa che la manutenzione del territorio rurale viene meno: l’incendio diventa per questo l’emblema di una condizione inaudita. La novità allora non sta negli incendi, ma nel fatto che la povertà rurale sia sintomo di un nuovo malessere del nostro pianeta: il problema non è affatto locale ma globale.
Una simile situazione testimonia la struttura del nostro pianeta alle soglie del terzo millennio, ponendo i governi locali di fronte a una scelta molto importante: investire nell’agricoltura a scapito delle urbanizzazioni e per farlo è necessario indagare più a fondo il rapporto tra città e campagna. Ma come può accadere tutto ciò in una Regione che non riesce a utilizzare i fondi economici che la Comunità Europea mette a disposizione per l’agricoltura di questa regione? Il problema è rendere efficace ed efficiente un sistema agricolo che in Puglia negli ultimi decenni non funziona più.
L’incendio allora è solo ciò che troviamo a valle di una lunga sequenza di disastri che la politica ha alimentato non occupandosene seriamente.
Gli incendi ci dicono che le persone che si occupano di agricoltura non sono più disponibili al sacrificio, la povertà non interessa più a nessuno!”.
GIANNONE, CUNIAL, BENEDETTI DEPOSITATA INTERROGAZIONE: RICHIESTE AZIONI PER CONTRASTO ROGHI E INCENDI NEL SALENTO.
“Sono settimane che le campagne Salentine sono flagellate da incendi e roghi devastanti. Gli ulivi carbonizzati, tra cui anche i secolari e monumentali, sono centinaia; la vegetazione nel Parco Naturale di Punta Pizzo distrutta.”
Così in una nota le parlamentari del Misto, che chiedono ai ministri dell’ambiente, dell’agricoltura, dell’interno e della difesa, azioni per contrastare questo disastro ambientale, peggiorato e ancor più pericoloso rispetto a quanto accade ogni estate.
“Siamo a conoscenza del lavoro che quotidianamente viene svolto dai vigili del fuoco e dalle forze di polizia”, continuano le deputate, “ed è proprio per questo e per la tutela dell’ambiente e la sicurezza dei cittadini, che richiediamo maggiore prevenzione e repressione degli incendi”.
Il potenziamento di organico dei vigili del fuoco e delle forze di polizia che operano sul territorio é solo una delle misure urgenti per prevenire e contrastare eventuali atti criminosi. Permettendo così di valutare la probabile natura dolosa della maggior parte dei roghi. “Urgente e doveroso è anche implementare le risorse economiche destinate ad aumentare i mezzi a disposizione dei vigili del fuoco.
La rinascita del Salento, e di tutta la Puglia, deve passare dal ripristino della legalita’ e della sicurezza per ambiente e cittadini. Dovrebbe essere una priorità per questo Governo”, concludono.