SI INAUGURA A SANTA CATERINA LA MOSTRA DI TAPPARINI DEDICATA ALLA LUNA, MEZZO SECOLO DOPO LA ‘CONQUISTA’
di Raffaele Polo______
Una ‘location’ inusuale per questa mostra intitolata a “La Luna” di Vittorio Tapparini, a Santa Caterina, da sabato 20 luglio, ore 20.30.
Il Maestro sceglie la costa jonica e il rinomato ristorante Jazzy per collocare le sue ultime composizioni, dedicate in particolare alla luna e alla sua conquista (si fa per dire…) avvenuta anni fa, proprio in questi giorni. Ma è la Luna dei poeti e dei sognatori che trova casa nelle opere della nuova collezione di Vittorio Tapparini, presentata nel giorno del cinquantesimo anniversario dell’allunaggio del 20 luglio 1969.
Enormi spicchi di Luna crescente e calante emergono tra le opere dell’artista per ricordare di coltivare sogni d’amore, nutrire la poesia dell’essere vivi, compiere piccoli viaggi, fuori e dentro di sé, alla ricerca di pace, calore umano, passione e forti sentimenti.
La Luna lassù diventa in queste tele del maestro leccese la terra promessa su cui ricominciare: un artista poeta è sempre avvezzo a sognare e “sa sperare l’impossibile/anche quando è disperato” (come diceva Rodari).
“Una Luna di miele” è un invito a mettere al centro la speranza e la voglia di costruire una stagione migliore: la Luna è il simbolo del sogno e se è di miele richiama anche dolcezza e amore. E una nuova voglia di vivere e di amare, se stessi e gli altri, può partire dalla poesia di una tela visionaria, capace di colorare la vita e portare energia e nuova linfa nel cammino quotidiano.
È infatti un personale inno alla vita questa nuova collezione pop presentata in questa mostra di Tapparini composta da tele ad olio, da piccole a medie e grandi dimensioni, che si potrà visitare ogni giorno, nelle ore serali, da sabato 20 luglio al 31 agosto a Santa Caterina di Nardò, nella piazzetta centrale della marina, presso i locali del Jazzy, in via Cantù 5
. Anche quest’anno, in mancanza di spazi espositivi a Lecce, l’arte va al mare e diventa un regalo da cogliere al volo per chi, anche in vacanza, ha voglia di cultura.
I piccoli uomini colorati del maestro Tapparini, viaggiatori indefessi alla ricerca di nuove vie di fuga, regalano in queste tele il sogno di un proprio personale viaggio, anche alla conquista del magico satellite terrestre.
Abitano uno spazio vitale dove incontrarsi senza niente altro addosso che se stessi, senza distrazioni se non quelle sentimentali, le più belle e le più vere.
Cuori e stelle infatti continuano ad illuminare il cammino di questa poetica, che ha incontrato in molte tele anche scorci mozzafiato di paesaggi meridionali, costiere fiorite, piccole piazze e territori incantati dove riprendere a costruire il futuro reinventando un mondo più lento e silenzioso, più a misura d’uomo, più colorato, pacifico. Tra le opere spuntano anche barchette di carta con i colori della solidarietà, e tanta voglia di invertire le tendenze di un mondo sempre più sordo e cieco verso i valori umani più importanti.
L’arte del maestro leccese continua ad essere coraggiosa, e del tutto anacronistica rispetto ad un piatto panorama contemporaneo dove trionfano comodi linguaggi astratti, concettuali, centrati sui dolori umani. Tapparini ha archiviato tra le cose “vecchie” queste ricerche (che pure gli sono appartenute) e oggi, superate fasi informali, materiche, gestuali, esprime una contemporaneità emergente, di respiro semplice e figurativo: partendo dalla sua terra, il Salento, racconta la mediterraneità nell’aria e una nuova idea di futuro.
Mediterranea è infatti oggi una cultura pop senza confini e senza muri, unita dall’essenza più intima dell’umanità, uguale ad ogni latitudine: è una ricerca della felicità non poggiata su miraggi economici, ma sui sentimenti e i valori più importanti della vita vera. La scelta di una movida di colori in cui tutti possano riconoscersi parte da qui.
Spiega Vittorio Tapparini: “Questa nuova mostra, che riprende il tema delle precedenti, entra in un nuovo filone pop dedicato all’amore, a chi è innamorato, a chi ha voglia di innamorarsi e a chi ama la vita, con i suoi colori, con le sue fantasie, con i suoi sogni e le sue gioie.
I miei quadri sono semplici e complessi al tempo stesso, così come la vita, e lasciano a tutti nel cuore l’idea della possibilità di un nuovo inizio. La speranza è che la mia emozione si trasferisca in un altro cuore e in questa emozione trionfi amore, gioia di vivere e un’allegria contagiosa su cui costruire futuro. Quando l’uomo coltiva un sogno interiore si rivolge da sempre alla Luna, romantica compagna di illusioni e poesie che da lassù ci invita a credere che qualcosa di più grande è possibile”.