IMPARIAMO A DIRE BASTA A PLASTICA E MICROPLASTICA
di Carmen Leo______
Lo spazio antistante il Faro di San Cataldo, la marina geograficamente prossima a Lecce, sarà teatro in questo week end di luglio, a partire dalle ore 19 di sabato 13, e fino a domenica 14, di un importante evento, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
La finalità è di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’allarmante fenomeno dell’inquinamento dei nostri mari derivante dalla plastica.
Artefice sul campo della lodevole iniziativa è “WELCOME – WatEr LandsCapes sustainability thrOugh reuse of Marine littEr”, il progetto “Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro” che, attraverso l’adesione alla campagna ministeriale #Iosonoambiente2019, si pone come obiettivo principale quello di supportare lo sviluppo di buone pratiche per la gestione e il riutilizzo dei rifiuti marini nella funzione di materie prime per strutture anti-erosione.
WELCOME è un programma internazionale della durata di due anni, che coinvolge tre Paesi che si affacciano sull’Adriatico (Italia, Albania e Montenegro) ed è realizzato da tre istituti di ricerca specializzati, ossia il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Marine (CoNISMa), l’Università di Tirana (FGJM) e l’Università del Montenegro (UNIME). Questi ultimi vantano una partnership con tre autorità pubbliche che hanno nella loro competenza territoriale alcune aree costiere transfrontaliere, ovvero il Comune di Lecce (Assessorato all’Ambiente e Assessorato all’Urbanistica e Parco di Rauccio), la National Coastline Agency (NCA) e il Public Enterprise for Coastal Zone Management del Montenegro (JPMDCG).
In quest’ottica di divulgazione di una efficace politica di salvaguardia ambientale e protezione della biodiversità, il Ministero, per l’estate in corso, ha sottoscritto un accordo di programma con il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri e con le Capitanerie di Porto, al fine di attuare una serie d’incontri lungo numerose località turistiche italiane.
A San Cataldo, in particolare, questo fine settimana, le attività saranno realizzate dal Nucleo Tutela Biodiversità e dalla Capitaneria di Porto della stessa marina, dall’ufficio locale dei Carabinieri Forestali, in stretta collaborazione con la Lega Navale, la Federazione Italiana Attività Subacquee, il Centro di recupero tartarughe marine di Calimera (il piccolo centro della grecìa salentina che ospita il notissimo Museo di Storia Naturale del Salento – n.d.r.), Monteco srl, gestore unico dei rifiuti nella città di Lecce, e lo stesso staff di WELCOME, che , in quelle due giornate, si adopererà in una capillare attività di comunicazione di tutte le informazioni utili, attraverso la distribuzione ai partecipanti di materiale informativo e gadgets a tema.
L’iniziativa è nata con l’urgenza di promuovere i comportamenti più ecocompatibili da adottare per consentire la riduzione ed eliminazione della plastica in generale, il cui uso smodato e non regolamentato ha causato, negli ultimi decenni, notevoli danni agli ecosistemi costieri e marini, generando anche il fenomeno delle “Mermaid’s Tears”, ovvero le “Lacrime di Sirena”.
Chiamati anche nurdles o plastic pellets, si tratta di piccoli granuli di plastica che hanno forma e dimensioni simili alle lenticchie o a piccoli cilindri di circa mezzo centimetro e costituiscono la materia prima prodotta dalle industrie che, dopo essere stata trasportata, arriva in siti di produzione nei quali vengono fusi e trasformati negli oggetti di plastica che tutti noi utilizziamo quotidianamente.
Durante il trasporto marino o terrestre (attraverso le acque meteoriche), oppure mentre vengono maneggiati nel corso delle operazioni di carico e scarico nei porti, queste microplastiche possono finire direttamente nei fiumi o nei mari. Qui rischiano di essere ingeriti dalle molteplici specie faunistiche, causandone la morte oppure, nella peggiore delle ipotesi, entrano nella catena alimentare, con le nocive conseguenze che si possono facilmente intuire.
Ben vengano, dunque, le iniziative come quelle in programma nella marina leccese, che si adoperano per divulgare, nel periodo di massima concentrazione del turismo balneare, tutte le informazioni atte a scongiurare comportamenti scorretti a danno di uno spettacolare ambiente naturale, patrimonio inestimabile dell’intera comunità, che non merita in nessun caso di essere oltraggiato e devastato.