STORIA DELLE PINETE DEL SALENTO / LIDO SAN GIOVANNI A GALLIPOLI: SCOMPARSA
di Fabio Coppola______
Il 29 giugno un importante incendio ha percorso macchia mediterranea e sterpaglia lungo la costa gallipolina, tra Punta della Suina e Lido Pizzo, col rischio di distruggere anche la pineta del parco naturale.
Le pinete lungo i litorali hanno la funzione antierosione di imbrigliare la sabbia con le radici, ma anche la stessa funzione di tutti i cordoni dunari, cioè filtrare il vento ricco di salsedine preservando quindi la fertilità dei terreni agricoli retrostanti.
Singolare il racconto di Raffaele Congedo, che fu un dirigente del Corpo Forestale dello Stato di Lecce, inerente la distruzione della pineta di Lido San Giovanni, o della Giudecca (nella foto), sempre nel territorio gallipolino.
Nel 1934 vicino all’area dello stabilimento balneare, che all’epoca non esisteva ancora, iniziarono i lavori di rimboschimento sulle dune, che terminarono nel 1940.
Dopo l’otto settembre 1943, l’avversione alla dittatura si manifestò con la distruzione di ogni simbolo del regime fascista, insegne, cippi…Purtroppo a Gallipoli toccò anche alla giovane pineta.
Un gruppo di cittadini partì dalla Città Bella e giunto sul lido della Giudecca distrusse completamente l’impianto, insieme a diecimila piantine in vaso di un vivaio volante.
Dopo l’atto vandalico la popolazione di Gallipoli chiese il ripristino della pineta, ma la sabbia disponibile fu impiegata per altri usi. L’area fu edificata con grandi palazzi.______
LA RICERCA nel nostro articolo del 27 giugno scorso
Quindi ci stai dicendo che tutte le meravigliose pinete che abbiamo nel Salento, a ridosso delle marine salentine esistono grazie al Fascismo?