OGGI A CAPRARICA: I BRIGANTI RITORNANO IN CAMPO

| 30 Giugno 2019 | 0 Comments

mv____Oggi domenica 30 giugno, appuntamento  con “Briganti Terra e Patria”,  alle ore 19,30, a Caprarica di Lecce, in un luogo suggestivo, che ospitava una cava di pietra, presso il parco Kalòs, per rivivere l’epoca del brigantaggio attraverso la rappresentazione storico-teatrale della vita del Sergente Romano. Lo spettacolo, tratto dal romanzo “Il Patriota” di Monica Lippolis, è avvincente e ricco di emozioni.
E’ universalmente riconosciuto che la Storia viene scritta dai vincitori a danno dei vinti. Ma i vinti e soprattutto i figli dei vinti hanno il diritto e il dovere di raccontare la verità, anche quando questa è scomoda, quando questa mine tutta le certezze acquisite sino ad allora, quando contraddice i libri di storia studiati a scuola.
Per questo siamo grati al sindaco di Caprarica Paolo Greco e alla sua Comunità, per queste occasioni di divertimento ma sopratutto di riflessione che ci offrono, che speriamo siano da stimolo da altre e più importanti istituzioni, come il Comune capoluogo, La Provincia di Lecce e la Regione Puglia, che avendo maggiori risorse rispetto d un piccolo comune potrebbero coinvolgere e dare una nuova coscienza alle nostre popolazioni, soprattutto ai giovani.
Nel corso degli anni su Leccecronaca.it abbiamo ospitato diversi interventi che vanno in questo senso.

Vi riproponiamo uno di  questi.

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La “Questione Meridionale” resta ancora, nel dibattuto politico, sociale, economico e culturale del

paese, uno dei nodi centrali dello sviluppo.

Modelli ormai superati e desueti vedono il Mezzogiorno

ancora come “una palla al piede”, non volendo ammettere invece che un suo ordinato e funzionale

progresso rappresenta per l’Italia, e non solo, un grande volano di avanzamento. Ma perché resiste

ancora un pregiudizio secondo cui i meridionali sono sottosviluppati e bisognosi d’aiuto, a tal punto

che si crede si impieghino risorse di altri per gli investimenti nel Sud? Il problema viene da lontano,

dall’Unità d’Italia realizzata attraverso modi e termini non solo per nulla democratici, ma soprattutto

secondo logiche avventuristiche e colonialistiche. Non si tratta di essere contro l’Unità, anzi. Un

disegno che da secoli ha interessato la cultura, la politica, l’economia. Si tratta di rileggere, in maniera

critica e storiograficamente corretta, un evento nel suo quadro generale e gli accadimenti in

particolare secondo una logica scientificamente dimostrabile.

Allora, il liberalismo patriottico, il brigantaggio meridionale dopo l’Unità, uno sviluppo di “una

economia fino all’osso” a spese del Mezzogiorno, l’annullamento di usi civici e regolamenti secolari,

l’introduzione di una fiscalità rapinatrice, possono essere guardati con un’ottica non solo diversa ma

 

capace di spiegarci fenomeni che ancora oggi penalizzano il Mezzogiorno d’Italia. E relativamente al

problema dei “briganti” è stato offerto un quadro veritiero del problema che ha interessato centinaia

di paesi, milioni di persone, fatti cruenti e inverosimili? E le brigantesse, queste straordinarie donne

protagoniste di avvenimenti eccezionali, sono soltanto le “drude” servili degli uomini? Domande alle

quali risposte adeguate permettono di rileggere le nostra storia in maniera più oggettiva. E il Salento?

Quali ricadute hanno avuto sul tessuto sociale ed economico del “tacco d’Italia”? Quali erano le

antiche condizioni della Provincia di Terra d’Otranto, quali fattori hanno influito nel suo progressivo

posizionamento marginale nell’Europa? Per quali ragioni una terra che si preparava ad essere il

centro dello sviluppo mediterraneo è diventato uno strumento di crescita per il Nord che ancora

continua ad affermare la sua posizione secondaria? Di tutto questo si può e si deve discutere,

soprattutto per offrire alle nostre generazioni una opportunità di conoscenza che ci svincoli dalle

soggezioni culturali. Ancora una volta, la “Questione” non è un fatto del Mezzogiorno, ma di tutta

l’Italia e dell’Europa

A dimostrazione del fatto che qualcosa sta cambiando tra la popolazione salentina c’è stato chi ci  ha scritto queste poche enfatiche, ma emblematiche frasi.

ONORE AI SOLDATI ED UFFICIALI DEL REGNO DELLE DUE SICILIE CHE COMBATTERONO L’ INVASIONE
PIEMONTESE E L’ OSTILITA’ DELL’ EUROPA !!!
IL LORO CORAGGIO E SACRIFICIO DIMOSTRARONO CHE, AL SUD, NON TUTTI ERANO TRADITORI E VENDUTI ,
PONENDO LE BASI PER QUELLA RESISTENZA POPOLARE CHE , CHIAMATA DAGLI INVASORI “BRIGANTAGGIO” , RISCATTO’ L’ ONORE DEL MERIDIONE
CON IL SANGUE VERSATO , CON LA INCARCERAZIONE , CON LA DEPORTAZIONE DI MASSA
E L’ EMIGRAZIONE .

PRIMA O POI IL POPOLO MERIDIONALE SAPRA’ RITROVARE QUEL CORAGGIO E QUELLA DIGNITA’ .

Vincenzo Mannello

Category: Costume e società, Cultura

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