ACCUSE DELLA PROCURA / LE ‘MAMME NO TAP’ COMMENTANO: “criminalizzazione, servilismo, discredito”

| 12 Giugno 2019 | 0 Comments

(Rdl)______Lecce, 12 giugno 2019. “I giornalisti espongono alla gogna mediatica 47 cittadini, fra cui ancora nessun rinviato a giudizio e ai quali non è ancora stato notificato alcun avviso di conclusione delle indagini preliminari, pubblicandone nomi e cognomi, 47 persone fra cui anche una ragazza deceduta, 47 persone colpevoli solo di aver lottato contro chi specula su questo territorio”. 

Lo scrivono questa mattina le “Mamme No Tap” (nella foto, un particolare di una loro manifestazione), denunciando il fatto che ieri sera alcuni mass media, non “tutti” per la verità, hanno scelto di dare la notizia dell’ ‘avviso conclusioni indagini’ a carico di attivisti No Tap riportando per esteso le generalità degli indagati.

Nel comunicato, diffuso un’ora fa,  così si commenta la circostanza particolare: “Agli attivisti armati solo di voglia di sopravvivere all’ennesimo scempio perpetrato ai danni della comunità locale sono riservati nomi, cognomi, età e comuni di nascita sulle prime pagine di tutti i giornali,  mentre ai criminali vengono “concesse” solo due anonime iniziali puntate. Questa non è informazione. Questa è solo criminalizzazione, servilismo e necessità di screditare chi attivamente prende parte alla vita attiva di questo Paese. Questa è corsa alla vendita di una copia in più del giornale fatta sulla pelle di comuni cittadini ingiustamente privati della loro dignità. Quale diritto di informazione si voleva tutelare pubblicando oggi quei nomi?”.

 

Quanto alla sostanza del provvedimento, così questa reazione ufficiale dei No Tap si esprime nel merito: “Questo rumore di voci giornalistiche dettate dall’alto e atte solo a confondere, decine di inchieste per inquinamento di falda, disastro ambientale, normative eluse, prescrizioni non ottemperate, devastazione del patrimonio naturale, storico, culturale ed economico, abusi, teste e nasi rotti, vengono lasciate nel dimenticatoio.

Come mai ancora non si procede dando seguito agli innumerevoli esposti e denunce depositate dagli attivisti no Tap?
Fa audience metter alla gogna chi lotta, senza mai schierarsi contro il potere costituito“.

 

E ancora: “Il sistema vacilla e questi articoli dimostrano solo che si vuole deviare l’attenzione che sta andandosi a focalizzare sui seri problemi che inficiano il progetto per la costruzione del mafiodotto, spostando l’attenzione sul dissenso del tutto legittimo e costituzionalmente garantito che viene brutalmente criminalizzato.
In fondo son trascorsi solo pochi giorni di assordante silenzio dei media dall’ultima conferenza stampa degli attivisti no tap in cui si provava che i carotaggi in superficie e le comunicazioni ufficiali di fine lavori non corrispondevano al vero. Son trascorsi solo pochi giorni di assordante silenzio dei media dalla richiesta di chiarimenti che il Sindaco di Melendugno Marco Potì ha indirizzato alla procura.

Son trascorsi solo pochi giorni di assordante silenzio dei media dal sit in presso la sede della regione Puglia durante il quale lo stesso sindaco ha chiesto a gran voce l’istituzione del Sito di Interesse Comunitario lungo la costa di San Foca, supportato da un lungo elenco di firmatari della richiesta e da evidenze inconfutabili dei presupposti necessari alla sua istituzione”.______

leccecronaca.it ovviamente risponde solamente del proprio operato di fronte ai propri lettori.

Abbiamo dato ieri sera la notizia nell’essenziale, senza  pubblicare i nomi degli indagati.

ACCUSE DELLA PROCURA A MANIFESTANTI NO TAP

Abbiamo ‘coperto’ la conferenza stampa richiamata nel testo con tutta l’attenzione che a nostro avviso meritava. Avremmo ospitato, come sempre fatto, al di là della contrarietà alla realizzazione di quest’opera che esprimiamo da anni, come precisa scelta editoriale, per permettere una valutazione autonoma ai nostri lettori, le eventuali repliche di Tap, che nella fattispecie però non ci sono state, il che ci sembra particolarmente significativo

TAP, NON E’ ANCORA DETTO…SUSSURRI E GRIDA: SOSPETTI E RICHIESTA DI INTERVENTO AI MAGISTRATI. CHE COSA STA SUCCEDENDO NEL CANTIERE DI SAN BASILIO A MELENDUGNO? E CHE COSA POTREBBE SUCCEDERE? TUTTO A CAUSA DI QUESTO GASDOTTO, DEFINITO IN CONFERENZA STAMPA QUESTA MATTINA “un attentato contro l’umanità”

Abbiamo seguito la ‘missione’ a Bari richiamata nel testo nel suo svolgimento, con tre ‘pezzi’ pressoché in diretta.

SIC, SI’ E COSI’ SIA: LE ASSICURAZIONI DI MICHELE EMILIANO

 

Category: Cronaca, Politica

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