LA SCHIACCIATINA E’ VENUTA BENE: ERIO CONGEDO ROSOLATO A FUOCO AMICO, CARLO SALVEMINI SANTO SUBITO CON LA BENEDIZIONE DI MICHELE EMILIANO
di Giuseppe Puppo______Quando ormai stava per fare alba, sono arrivati i risultati definitivi. Carlo Salvemini però aveva preso a festeggiare con i suoi già da alcune ore, da quando il trend appariva chiaro, sempre, anche se di poco, sopra la fatidica soglia del 50% .
Ne aveva ben donde: una sua vittoria, per tante ragioni, alla fine ci poteva stare, ma al primo turno non se l’aspettava nessuno, nemmeno lui, nemmeno loro.
Vediamo cosa è successo, e cerchiamo di capire perché, partendo ovviamente dai numeri.
Il sindaco uscente/riconfermato subito ha avuto 26.909 voti, pari al 50,87%
La sua coalizione di centro sinistra avrà 20 seggi: 4 al Pd, 10,94%; 4 a Lecce Città Pubblica, 10,60%; 3 a Noi Per Lecce, 7,87%; 3 a Coscienza Civica, 6,67%; 2 a Sveglia Lecce, 4,98%; 2 a Civica, 4,80%; 1 a Unione di Centro, 2,97%; 1 a Puglia Popolare, 2,1%.
Saverio Congedo ha avuto 17.508 voti, pari al 33,10%
La sua coalizione di centro destra avrà 8 seggi: 2 a Fratelli d’Italia, 7,11%; 1 a Prima Lecce, 5,79%; 1 a Forza Italia, 4,99%; 1 alla Lega, 4,43; 1 a Sentire Civico, 4,04%; 1 a Congedo Sindaco, 3,74%; 1 a Lecce Città del Mondo, 3,22%; nessuno alle altre sei, tutte con percentuali da prefisso telefonico
Adriana Poli Bortone ha avuto 5.084 voti, pari al 9,61%
Avrà 1 seggio, alla sua lista personale, nessuno per le altre tre del raggruppamento
Arturo Baglivo ha avuto 2.674 voti, pari al 5,05%
Il M5S, 4,53% avrà 1 seggio
Mario Fiorella ha avuto 724 voti, pari all’ 1,37%
A Sinistra Comune, 1,38% nessun seggio.
Rispetto ai voti andati alle liste che li appoggiavano, i singoli candidati a sindaco hanno fatto registrare le seguenti performance.
Salvemini ha avuto 614 preferenze in più rispetto a quelli presi dalle liste della sua coalizione, in cui poi comunque tutte si sono attestate almeno sopra il 2% confermandosi realtà di ambienti di potere consolidati, personale di riferimento, trasformistico acquisito, e in cui ancora spicca il raggruppamento messo direttamente in nome e per conto di Michele Emiliano, Noi per Lecce, quasi all’8%
Le due liste che sono andate peggio son comunque sopra il 2% e sono espressione di tranfughi del centro destra, che hanno creduto opportuno per il proprio tornaconto andare a riposizionarsi dall’altra parte.
Congedo ha avuto 729 preferenze in meno rispetto a quelli presi dalle liste della sua coalizione, che già una per una sono andate abbastanza male di per sé, diciamo tutte al di sotto delle aspettative più lecite e più tranquille, per noi dire del vuoto a perdere del carico di sei liste o da prefisso telefonico, o addirittura da fantasma del palcoscenico.
Adriana Poli Bortone ha avuto 1313 preferenze in più rispetto a quelli presi dalle liste del suo raggruppamento.
Qui le analisi numeriche finiscono, ma sono state illuminanti, rivelatrici.
Per il resto, è tutto abbastanza chiaro.
Il centro sinistra si è ricompattato e ha saputo attrarre consensi trasversali, avendo fatto tesoro del metodo emiliano, già ampiamente sperimentato in Regione Puglia, dal familismo amorale, al neo trasformismo storico, portandosi ancora di più dentro quel “blocco di potere” che in maniera occulta imperversa in città a proprio uso e consumo, dei salotti bene, delle logge massoniche, i costruttori cementificatori, i professionisti integrati.
Il centro destra si è diviso ancora una volta, anzi, si è frammentato, polverizzato; non ha saputo attrarre più quella base decennale di una città storicamente sempre di centro destra, e nemmeno il voto popolare, di opinione, del ceto medio, una volta pieno di decoro e di valori, che adesso non c’è più, scivolato come è oltre le soglie della precarietà, se non della vera e propria povertà; nemmeno degli ambientalisti, traditi da Nichi Vendola prima, da Michele Emiliano poi e dalle varie Barbara Lezzi adesso; nemmeno della cultura, dell’arte, dello spettacolo, regalato ai protocolli degli addetti ai lavori, alle baronie universitarie, alle logiche dei compagnucci di periferia.
Il resto, decisivo, determinante, lo ha fatto il fuoco amico, che già impallinò il buon Mauro Giliberti, colpendolo con precisione e abbattendolo cattiveria, e ora due anni dopo tornato alla carica con una candidatura a sindaco, per la terza volta, come se uno non potesse avere altro da fare nella vita, già in passato piena di incarichi e satura di riconoscimenti, perseguita con una protervia e un’ ostinazione che già apparivano sospette ab origine, e che invece adesso hanno manifestato la loro maestria nel cucinare Erio Congedo a fuoco lento, ma alla fine scottante, devastante, mortale: hanno manifestato insomma la loro vera logica in realtà quale fosse.
Il comune di Lecce ha da poco reso disponibile l’elenco completo delle preferenze ottenute da tutti i candidati, divisi per lista, nel primo pdf, “preferenze candidati per lista”, in alto, al link
https://www.comune.lecce.it/amministrazione/settori/servizi-demografici-e-statistici/progetti/consultazioni-elettorali/elezioni-amministrative/comunali/2019/risultati-elettorali-comunali-2019/preferenze-ai-candidati-consiglieri