L’ASSALTO AL GAZEBO LEGHISTA IN PIAZZA SANT’ORONZO: QUALCUNO E’ SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
di Francesco Buja_______
Forse pensavano di fermare così la corsa della Lega verso Palazzo Carafa, oppure quella in direzione di Bruxelles, magari si è trattato solo di una crisi di nervi. Comprensibile quando si teme di perdere terreno, così come sentono di fare le forze politiche progressiste, a favore delle quali si agita lo spauracchio dei sovranisti brutti e, ovviamente, fascisti.
Cattivi però, oltre che stolti, sono stati quelli che in mattinata hanno assaltato il gazebo della Lega in piazza Sant’Oronzo, a Lecce. Aggredito il coordinatore cittadino dei leghisti, Mario Spagnolo, contusa a un occhio una attivista, diciassettenne. La ragazza guarirà in otto giorni.
Vicinanza agli aggrediti esprime Carlo Salvemini, aspirante sindaco del capoluogo salentino per il centrosinistra: “Quando lo spazio pubblico diventa il luogo della violenza politica ad essere colpiti sono tutti coloro che si riconoscono nella libera espressione delle idee, indistintamente. Per questo esprimo la mia solidarietà ai giovani che questa mattina in piazza Sant’Oronzo sono stati vittime di una violenta aggressione, augurando alla ragazza che ha dovuto ricorrere alle cure mediche un prontissimo ritorno all’attivismo politico. La mia solidarietà va anche ai rappresentanti territoriali della Lega e a tutti gli iscritti al loro movimento politico, con i quali condivido in questi mesi lo spazio di una campagna elettorale nella quale i toni e il confronto non sono mai andati sopra le righe“. Poi, Salvemini ricorda l’esempio di Sandro Pertini, il quale si diceva pronto a battersi sino al prezzo della mia vita perché un altro potesse esprimere sempre liberamente il proprio pensiero. Quel Pertini che però, ricordiamo al candidato sindaco del centrosinistra, nei fatti faceva il contrario.
Condanna dell’attacco al presidio leghista esprime la lista Lecce città pubblica, che appoggia Salvemini alle elezioni del 26 maggio: “Per la violenza non c’è mai posto, da qualunque parte essa provenga, senza distinzione di appartenenze o ideologie politiche”.
E tra le manifestazioni di solidarietà di chi, come i leghisti, appoggia il candidato sindaco di centrodestra, Saverio Congedo (nella foto, a colloquio con gli agenti della Polizia di Stato accorsi sul posto subito dopo l’aggressione), figura quella di Matteo Centonze, segretario provinciale di CasaPound Italia, il quale esprime vicinanza soprattutto “alla ragazza minorenne ferita nel tentativo di sottrarle una bandiera” e precisa: “Sarebbe sbagliato ridurre il tutto al gesto isolato di qualche esaltato. Esiste una regia alla base, esistono mandanti politici da individuare non certo nei candidati sindaco e nelle loro liste, sia ben chiaro, quanto in quel mondo dell’associazionismo di sinistra che da mesi soffia sul fuoco. Quel coacervo di sigle che prepara ‘la giusta accoglienza a Voldemort’, ovvero il titolare del ministero dal quale attingono milioni di euro con i loro progetti. Quelle associazioni che parlano di processi sommari, di una Norimberga per questo governo, di Salvini a testa in giù a piazzale Loreto. Gentaglia che pontifica dai profili Facebook, che vede ovunque nazisti pronti a sterminarli, che vorrebbe togliere il diritto di voto “al popolo ignorante”. Restano al sicuro nelle loro ville, fomentano la piazza, in attesa che qualcuno agisca sotto riflesso pavloviano”.
Martedì infatti a Lecce arriverà Matteo Salvini, simbolo di quella spinta politica che mette in crisi le sinistre. Tanto da far perdere il buonsenso a qualcuno. A chi non ha neanche considerato che l’autore dell’attacco compiuto questa mattina potrà essere facilmente rintracciato. E, si spera, castigato.