ULTIM’ORA / ARANCIA MECCANICA A MANDURIA, OTTO FERMI. MA AL DI LA’ DEGLI ESITI PENALI E GIUDIZIARI, CI SARA’ MOLTO PER MOLTI SU CUI RIFLETTERE
(e.l.)______Ieri i funerali, in forma privata, del povero Antonio Cosimo Stano. Giorni di polemiche, la città è piccola, la gente mormora, soprattutto respinge l’accusa di menefreghismo, di indifferenza, qualcuno ha rivendicato di aver segnalato la situazione; altri, a vario titolo coinvolti in qualità istituzionali, negano, dicono di non esserne mai stati al corrente.
Rimane ancora da capire come sia potuto succedere che un uomo di 65 anni, solo, con problemi psichici, sia stato abbandonato a sé stesso e sia stato lasciato nelle grinfie di ragazzi che, nella confusione delle loro menti, nella mancanza di punti di riferimento positivi, di valori, di possibilità creative, lo usavano per divertirsi, per passare il tempo, artefici delle forme più bieche di violenza.
Anche questo, come sia potuto succedere che giovani apparentemente ‘normali’ a posto, abbiamo fatto tutto questo, ci sarà da capire.
Intanto le indagini della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Taranto, guidata dal Procuratore Carlo Maria Capristo, e della Procura della Repubblica per i Minorenni, guidata dalla Procuratrice Pina Montanaro, sono andate avanti.
La novità di questa mattina è che agenti della Polizia di Stato hanno eseguito otto provvedimenti di “Fermo” nei confronti di ragazzi, uno di 22 anni, uno di 19, e sei minorenni di 17, ritenuti di essere i persecutori del povero Stano. Le accuse a vario titolo e in concorso sono di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona.
Non c’è ancora l’ omicidio preterintenzionale: prima di procedere per questo, gli inquirenti aspettano l’esito dell’ autopsia che stabilirà l’eventuale nesso di causalità tra violenze e decesso.
La Polizia ha diffuso anche alcuni video, ripresi anche da numerosi mass media, in cui si vedono all’opera, con le loro agghiaccianti violenze, filmati da loro stessi con i telefonini, e poi condivisi su una chat privata di WhatsApp, quasi fossero qualcosa di cui vantarsi, di cui essere orgogliosi.
Come nei film horror, come nelle serie tv, come nei telefilm americani, che da decenni ormai continuano a passare sulle nostre televisioni: e sul nesso di causalità di tutto questo su certi comportamenti deviati, non c’è bisogno di aspettare responsi.______
LA RICERCA nel nostro articolo di quattro giorni fa
https://www.leccecronaca.it/?s=arancia+meccanica
Category: Cronaca
Ha confessato il ragazzo di 19 anni, raccontando al magistrato di come organizzavano le sortite per andare “a sfottere lu pacciu”, di cui ha raccontato tre episodi: “Urlava implorando con disperazione: state fermi, state fermi”.