BUON COMPLEANNO MISTER LIVERANI, IL CONDOTTIERO CHE HA RESO IL LUPO PADRONE DEL PROPRIO DESTINO
di Annibale Gagliani______
Ore 22:50 di ieri, Stadio Via del Mare in connessione con differenti Paesi in giro per il globo: il cuore dei tifosi licantropi gronda di agognato orgoglio: il Lecce batte 1-0 la capolista Brescia. Ore 00:00 di oggi: buon compleanno mister Liverani, il regalo è un orizzonte reale di stelle accecanti: la Serie A.
Il condottiero romano ha vinto la partita a scacchi contro Eugenio Corini – che sostituì in cabina di regia in mezzo al campo a Palermo – con una prova autorevole, tenendo in mano il pallino del gioco grazie a un giro palla fluido in mediana (Majer, Petriccione e Tachtsidis hanno dettato il ritmo per tutta la contesa) e disinnescando il serpente a sonagli Donnarumma grazie a una gabbia composta da Lucioni, Marino e dagli interni di centrocampo.
L’agonismo, l’intensità e il baricentro alto dei giallorossi ad occupare la metà campo avversaria sono stati una costante del match, nel quale la compattezza delle rondinelle ha permesso solo occasioni con tiri da fuori e palle inattive ai padroni di casa, sempre in allerta a causa dell’indole mortifera degli ospiti. Il Brescia è primo della classe in virtù di questo: quando non può giocare per vincere rimane piantonato di fronte all’avversario come una testuggine e gioca di nervi sui suoi errori. Ma in Puglia i biancoblu hanno trovato pane per i loro denti: i ventidue in campo hanno lottato famelicamente su ogni pallone, a tratti anche troppo: al minuto 53 il difensore bresciano Sabelli viene espulso per doppia ammonizione a causa di un intervento in gioco pericoloso su Venuti.
Paradossalmente l’inferiorità numerica porta i lombardi ad assaltare il fortino salentino con sorprendente veemenza e al settantasesimo Liverani ricorda la legge di Napoleone, “un buon condottiero è in primis un condottiero fortunato oltre che bravo”: contropiede micidiale con cinque giocatori da parte degli uomini di Corini culminato con un rigore in movimento per Torregrossa: fuori alla sinistra di Vigorito per pochi centimetri.
Un minuto dopo il tecnico leccese si dimostra visionario d’oro: dentro Tabanelli per Tachtsidis, il cambio della provvidenza. Al settantottesimo il colpo di scena: serpentina di Falco al limite dell’area sulla fascia destra, imbeccata geniale per Meccariello (uno dei migliori in gara nonostante l’avventura da terzino), tracciante del difensore in mezzo e stoccata del più lesto di piattone destro a gelare il sangue ad Alfonso: indovinate di chi:
T-A-B-A-N-E-L-L-I!
Il Via del Mare è un vulcano in eruzione, l’1-0 ribalta il computo degli scontri diretti col Brescia, porta il Lupo al primo posto momentaneo a 63 lunghezze, allontana il Palermo di Delio Rossi (uno dei maestri del Liverani playmaker) a 5 punti, che ha una partita in meno ma che se la vincesse andrebbe comunque a -2.
Il Lecce supera il suo esame di laurea contro la squadra più tosta ed equilibrata della categoria: adesso è padrone del proprio destino, con una vittoria a Padova durante la festa dei lavoratori e un’altra con lo Spezia in casa l’11 maggio sarebbe promozione diretta. Lo scacco matto di Liverani mette una pressione enorme all’ambiente rosanero, già funestato da gravosi problemi societari, e riapre altresì la corsa per la conquista della Coppa Alata. Ecco le ultime curve che attendono le tre macchine più rombanti della cadetteria 2018-19:
36° Giornata
PALERMO-SPEZIA 1 MAGGIO, 12:30
PADOVA-LECCE 1 MAGGIO, 15:00
BRESCIA-ASCOLI 1 MAGGIO, 18:00
37° Giornata
CREMONESE-BRESCIA 4 MAGGIO, 15:00
ASCOLI-PALERMO 4 MAGGIO, 15:00
il LECCE riposa
38° Giornata
LECCE-SPEZIA 11 MAGGIO, 15:00
PALERMO-CITTADELLA 11 MAGGIO, 15:00
BRESCIA-BENEVENTO 11 MAGGIO, 15:00
La prossima curva può essere già decisiva: qualora il Palermo non vincesse in casa con lo Spezia e il Lecce affondasse il Padova in Serie C, i leoni di Liverani andrebbero minimo a +7. In tal caso i siciliani nel recupero con l’Ascoli potrebbero arrivare ad accorciare massimo a -4 a una giornata dalla fine, determinando il ritorno dei salentini in Serie A dopo sette anni.
Ma torniamo al condottiero del Lecce, l’uomo copertina della notte verità della stagione. Da buon amante della serie TV Gomorra ha compiuto il delitto perfetto, emulando l’escalation dominante di Savastano. Ma ha anche un cuore immenso: a un’ora e dieci del suo quarantatreesimo compleanno è lui a regalare a un intero popolo appassionato il sogno che mai nessuno avrebbe avuto il coraggio di cullare ad agosto scorso: tornare grandi, davvero.
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