SOLIDARIETA’ ALL’ ON. SARA CUNIAL. ATTACCO FRONTALE AL M5S, ‘TRADITORI’. MA CE N’E’ PURE E IN ABBONDANZA PER STEFANO MINERVA DEL PD, ‘BUGIARDO E IGNORANTE’. LA DIROMPENTE ASSEMBLEA DEL POPOLO DEGLI ULIVI DI QUESTA SERA A LECCE, DIVENTATA “la rivendicazione del diritto dei Salentini al loro territorio”
di Giuseppe Puppo______Rivendicazione del ruolo storico avuto nel fermare gli abbattimenti previsti dal piano Silletti, prima che intervenisse la magistratura, nel 2015. Della costante opera di informazione fatta in questi anni, a cominciare su quanto previsto dal decreto Martina. Rilancio di una capillare presenza sul territorio, già iniziata con il ‘sit in’ del 31 marzo in piazza sant’Oronzo, del lavoro di documentazione, e proposta, oltre che di protesta, in quest’altro momento storico, con il decreto governativo sulle così dette ‘emergenze agricoltura’, che, avuta l’approvazione della Camera, è atteso ora all’esame del Senato.
Tante nuove e diverse iniziative, in programma, anche in collegamento con altre realtà sociali.
Nuova assemblea del Popolo degli Ulivi, con la partecipazione di una cinquantina di attivisti vecchi e nuovi, cittadini, rappresentanti di altre associazioni, questa sera alle 18.30, a Lecce, alle Manifatture Knos, e decine di interventi, che hanno portato la discussione a protrarsi per oltre due ore.
Ecco una sintesi, sia pur estrema, di taglio giornalistico, dei punti più salienti di interesse generale toccati.
Idee chiare sulla situazione in atto e in divenire, “aberrante“. Da contrastare in tutte le sedi, da quelle della lotta civile, alle sedi giudiziarie, “questo decreto Centinaio“ che “è un’ aggravante del decreto Martina”.
Sullo sfondo, sempre più chiara, una manovra di potere in cui si sono saldati interessi economici e politici, che, “bypassando la questione ambientale“ del tutto, “mira a ristrutturare il comparto agricolo“, favorendo la proprietà latifondistica, e distruggendo la piccola prorpietà, per assecondare precise speculazioni commerciali, e affaristiche di ogni tipo, dal settore turistico, a quello energetico.
“Interessi che speculano sulla nostra aria, sulla nostra acqua, sulla nostra terra, sui nostri mari, sulla pelle di lavoratori sempre più sfruttati e precari,sulle nostre vite, in barba ai diritti fondamentali di tutti i cittadini sanciti nella nostra Carta Costituzionale.
Interessi che, nello specifico della nostra battaglia, sono rappresentati dalle associazioni agricole di categoria, dalle multinazionali dell’agricoltura, dall’industria agricola, dalle multinazionali dell’energia e da tutti gli speculatori a vario titolo.
Questo blocco di potere,che può contare su una fetta di ricerca scientifica completamente al suo servizio, detta le regole e la linea a tutte le istituzioni del nostro paese, dai comuni al governo nazionale, passando da provincia e regione, impone i suoi interessi oltre ogni logica democratica, prevaricando le leggi che tutelano l’ambiente, la salute ed il paesaggio”.
Attuando la devastazione del territorio: “stanno cercando di cambiare il paesaggio, di cambiare la geografia del possesso della terra” nel nostro Salento già per tanti altri versi abbondantemente martoriato.
Per cui, quella del Popolo degli Ulivi, “non è più solamente una battaglia a difesa delle piante e dei piccoli proprietari”, bensì è diventata “la rivendicazione del diritto dei Salentini al loro territorio”.
Poi, più nel particolare, espressa solidarietà all’ on. Sara Cunial, “che, contrariamente alla linea politica diventata dominante nel M5S, ha sempre dimostrato, rimanendo coerente al programma elettorale sulla base del quale era stata eletta, molta attenzione ai problemi ambientali e sociali del territorio Salentino”.
Pesantissimo attacco al partito di Luigi Di Maio: “Il Movimento 5 stelle ha di fatto tradito le aspettative di cambiamento che aveva instillato nei suoi elettori, ha vinto le elezioni dicendosi portabandiera di tutte le vertenze ambientali per poi fare, l’esatto contrario, di quello che aveva promesso”.
Ma ce n’è anche per Stefano Minerva, del Pd (nella foto): “E’ avvilente notare quanto la discussione sul futuro di un intero territorio venga affrontata da una classe politica ignorante in materia e capace di mentire spudoratamente: un esempio eclatante lo ha dato il presidente della provincia nell’audizione alla Camera dei Deputati, dove alle legittime domande sul disseccamento degli ulivi, ha risposto con una raffica di affermazioni palesemente false, dettate da qualcuno probabilmente, ma senza avere minimamente studiato perlomeno i dati diffusi, non diciamo l’intera questione! Discussione nella quale non è stato coinvolto il resto della cittadinanza alla quale saranno poi imposte leggi eccezionali, nel nome dell’ennesima emergenza, non contestabili e in deroga a tutte le leggi dello Stato e ai principi stessi della Costituzione”.______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri