SAPESSI COME E’ STRANO SENTIRSI FRA GLI ULIVI A MILANO…MA CHE SENSO HA UNA ‘TRASPOSIZIONE ARTISTICA’ COME QUESTA, DI UN SIMBOLO USURPATO?
di Maria Antonietta Vacca______
Una foresta di ulivi secolari tra La Rinascente e il Duomo di Milano.
Si tratterebbe della trasposizione artistica, dell’olandese Sabine Marcelis per la Design week di Milano. Un viale alberato, nel cui spazio si può trovare ristoro, realizzato con sedici grandi Ulivi centenari invasati in enormi cilindri bianchi, sui quali sedersi e rilassarsi sotto le fronde.
L’installazione è stata realizzata per il Green life, l’evento che trasforma il grande magazzino in un’oasi di verde durante la settimana del Mobile.
Ma noi ci chiediamo se tutto questo fosse proprio necessario, se davvero a nessuno possa essere venuto in mente che in questo particolare momento storico e sociale in cui un territorio lotta, soffre e continua a lottare contro l’essiccamento e l’eradicazione di un simbolo della propria cultura, era davvero indispensabile ostentare nella piazza sociale ed economica tra le più importanti d’Italia e d’Europa il Trofeo usurpato da politiche ancora non chiare, ma che vorrebbero portare inesorabilmente il nostro paesaggio alla totale alterazione, stravolgendone la naturale originarietà.
Ancora una volta il prezzo più alto lo paga il Salento, immolato sull’altare degli interessi commerciali. E tutto sotto gli occhi di pochi scandalizzati e motivati, e dei più indifferenti e consenzienti.
Ci auguriamo tutti una pronta ed esaustiva risposta da parte di organizzatori e responsabili a vario titolo.
Magari certificarne anche la provenienza, non dispiacerebbe a nessuno!
Category: Costume e società
Ulivi secolari esposti per le vie di Milano.
Potevano portare quadri, foto o sculture. Sarebbe stato bello.
E invece no, hanno perorato la causa di chi sta distruggendo l’olivicoltura salentina.
Hanno assecondato la smania distruttrice di chi sta rubando il futuro alla nostra terra per incentivare l’assistenzialismo facendo leva sulle emergenze ordite ad arte.
Avrebbero potuto risparmiare immenso dolore a queste fantastiche piante a cui tanto dobbiamo.
E invece no!
Milano..Dopo l’ulivo appeso, adesso una mini foresta di olivi secolari sradicati dal loro habitat e mostrati quasi come un trofeo. Questo dopo la ricettazione degli altri secolari sradicati dal Sud per essere reimpianti nelle ville del Nord.
Al Sud invece, una filiera di soggetti, coadiuvati ed aiutati da diversi compari del Nord, vogliono sbarazzarsi quanto prima della vera foresta di olivi secolari, con la faccenda xylella. Il pezzo più pregiato della cultura identitaria ed economica del Sud viene sempre più sacrificato sull’altare di interessi commerciali e territoriali.
Nel 2019 sta accadendo quello che neanche i barbari riuscirono a fare nei secoli scorsi.