DI MAIO SI AUTOCONFERMA, SALVINI LO CONSOLA
(g.p.)______Scenari futuri proiettati, il giorno dopo, dalle elezioni regionali sarde. Hanno parlato via social, e/o con dichiarazioni ai giornalisti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Ecco una sintesi delle dichiarazioni del capo politico del M5S: “Per essere forti alle amministrative, che non hanno niente a che fare con le politiche, dobbiamo darci un’organizzazione. Serve un’organizzazione che ci consenta di filtrare tutte le richieste del territorio. Serve qualcuno che faccia da collante tra tutte le Regioni. Serve una organizzazione livello nazionale e a livello regionale.
L’anima del Movimento resta la stessa. Il Movimento al governo cresce, diventa più adulto.
Non si può pensare che essere consigliere comunale sia un privilegio, oggi. Possiamo discutere di nuove regole per i consiglieri comunali, per esempio che il loro secondo mandato non valga e possano candidarsi anche al consiglio regionale, o in Parlamento.
Il prossimo obiettivo è alle elezioni europee di non far fare 51 per cento il Ppe e il Pse.
Noi vogliamo essere ago della bilancia del parlamento europeo e contrastare le politiche di austerity.
Il ruolo del capo politico si discute tra quattro anni. La carica dura cinque anni.
Sono sicuro che il governo andrà avanti, con molta tranquillità. Riusciremo a portare avanti tutti i punti del Contratto, abbiamo ancora cinque anni, quindi ci sono ancora quattro anni di governo”.______
Ed ecco una sintesi delle dichiarazioni del capo politico della Lega: “Io col vecchio centrodestra non tornerò mai, questo deve essere chiaro: governiamo insieme nelle regioni, nei comuni. Ma finisce lì.
Le lezioni in sardegna sono state un voto locale che non incide affatto sulle scelte nazionali. Io non mi sento più forte e Di Maio non deve sentirsi più debole. Con il M5s va tutto bene, andremo avanti anche dopo le europee: ho dato la mia parola e la mia parola vale cinque anni e non cinque mesi”.______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri sera, aggiornato questa sera