LA STORIA / EAT ITALY IN USA
di Germana Valentini______
Sono circa 215.000 gli italiani che hanno deciso di trasferirsi negli Stati Uniti e molti di loro sono partiti proprio dalla Puglia…
Una di questi è Ursula Avella, una brillante donna in carriera di Mola di Bari.
All’età di ventitré anni Ursula decide di trascorrere qualche mese negli Stati Uniti per acquisire maggiore padronanza dell’angloamericano e per completare il suo percorso di studi come interprete e traduttrice. Appena arrivata in America, però, si sente subito a casa e decide così di trasferirsi oltreoceano. Ursula si integra immediatamente ed inizia la sua avventura con grande entusiasmo senza soffrire per il distacco.
Completa i suoi studi e lavora come traduttrice, ma entra da subito nel mondo dell’enogastronomia, la sua vera passione, seguendo le orme del papà e dello zio imprenditori nella ristorazione rispettivamente in Italia e negli USA.
Nei primi anni Novanta in America la cucina italiana è una cucina fatta dai ricordi degli immigrati contaminata dalle diverse influenze del tessuto multietnico del popolo americano. Inoltre la mancanza di materie prime e la difficoltà delle comunicazioni del tempo ostacolano o rendono pressoché impossibile, ai tanti ristoratori italiani che vogliono proporre una cucina italiana autentica, di potersi esprimere al meglio.
Con l’aiuto della tecnologia e con il progredire degli scambi commerciali la cucina italiana negli Stati Uniti va incontro a tanti cambiamenti anche grazie a dei ristoratori che possiamo definire veri e propri pionieri che decidono di portare il vero gusto italiano oltre oceano .
Prima ancora che FedEx fosse in grado di fornire spedizioni rapide e regolari, questi ristoratori viaggiavano con frequenza tra Italia e America trasportando prodotti italiani un tempo impossibili da trovare sul mercato statunitense.
Ispirandosi alla loro passione ed al loro impegno anche Ursula decide di dare il suo contributo a questo cambiamento per riuscire ad educare le persone al gusto italiano e a far capire la differenza tra la cucina italo-americana e quella italiana, ma soprattutto decide di far conoscere i prodotti italiani autentici ai consumatori americani.
Inizia così un percorso lavorativo estremamente eclettico che parte dalla ristorazione per passare al foodservice, al settore della nutrizione e a quello enologico.
Ursula si trasferisce in Florida ed inizia a lavorare come sales & marketing manager per il fondatore della Colavita USA, John Profaci, considerato il pioniere dell’olio d’ oliva negli Stati Uniti.
Mr. Profaci, negli anni Settanta, è stato il primo ad introdurre l’olio d’oliva importato dall’Italia nel mercato americano con un’aggressiva campagna di educational marketing per far capire le qualità uniche di questo prodotto iniziando così una rivoluzione che negli anni cambierà completamente le abitudini alimentari di molte persone. Non a caso John Profaci è nella Hall of Fame del Culinary Institute of America per il suo contributo alla diffusione della cultura enogastronomica italiana.
È lui il mentore di Ursula Avella, la figura professionale a cui si ispira per continuare la promozione della cultura enogastronomica italiana negli USA.
Nel 2011 Ursula crea la GreatCulinaryMinds, un’azienda di educational marketing chi si occupa di promozione dell’enogastronomia italiana.
La brillante molese da diversi anni coordina e realizza eventi culinari e cooking classes con chef italiani affermati, molti di loro con uno o piu’ riconoscimenti Michelin in tutti gli Stati Uniti; per citarne alcuni Mauro Uliassi, Mauro Paolini, Giancarlo Perbellini, Yoji Tokuyoshi, Felix Lo Basso, e Fabio Pisani.
Gli americani sono per Ursula un’audience meravigliosa, ospitale e ricettiva. Sempre entusiasti trattano i nostri chef con grande affetto e rispetto e sono disposti anche ad affrontare viaggi nel nostro paese a sfondo enogastronomico. Non a caso la Greatculinaryminds ha organizzato anche dei viaggi in Italia per fare conoscere al pubblico statunitense, tra gli altri, la cucina di Peppe Zullo grande orgoglio per la regione Puglia e amatissimo dai food enthusiasts statunitensi piu’ attenti alla nutrizione.
Ma i progetti della nostra pugliese di oltreoceano non si fermano qui: a breve organizzerà un evento culinario per conto di Alessandro Del Piero nel ristorante del calciatore a Los Angeles patrocinato da Parmareggio. Collabora inoltre con una Italian Cultural Foundation di Staten Island, Casa Belvedere, per cui cura cooking classes ed eventi nella favolosa location che si affaccia sul Ponte di Verrazzano insieme allo Chef/Proprietor Massimo Felici. La Fondazione Casa Belvedere di Gina Biancardi, da qualche decennio ormai ,cura la diffusione della cultura italiana a NY anche grazie all’impegno di John Profaci e Colavita USA.
Ursula ha anche preso parte a diverse trasmissioni televisive sia italiane, sia statunitensi, ed ha nuovi format in lavorazione.
La Puglia può essere sicuramente fiera di questa sua rappresentante oltreoceano.
Category: Cronaca