ISTRIA E DALMAZIA ITALIANE, IN SLOVENIA E CROAZIA DELLA EX JUGOSLAVIA NERVI TESI, NON SI PUO’ PIU’ NEMMENO PARLARE DI STORIA E TRADIZIONI
(g.p.)______Molti nemici, molto onore. Dopo la Francia, adesso, da ieri ce l’hanno con l’Italia anche Slovenia e Croazia. Non hanno ritirato gli ambasciatori, però i toni sono accesissimi, da vero e proprio incidente diplomatico.
E stavolta il governo di Salvini e Di Maio non c’entra niente, ‘colpa’ di Antonio Tajani, presidente del parlamento europeo ed esponente di Forza Italia, che, parlando ieri alla Foiba di Basovizza, alla cerimonia in ricordo dei martiri delle foibe (nella foto), ha affermato: “Viva Trieste, viva l’Istria italiana, viva la Dalmazia italiana, viva gli esuli italiani, viva gli eredi degli esuli italiani, evviva coloro che difendono i valori della nostra Patria”.
Una affermazione che contiene una ovvietà storica consolidate, che cioè Istria e Dalmazia siano territori italiani, per storia, cultura, tradizione, per quanto, dal 1947, appartengano ad altri Stati, però tanto è bastato per scatenare esponnti dei governi di quei due Paesi, che hanno inanellato tutta una serie di accuse a lui rivolte.
Questa sera l’agenzia Ansa ha battuto una “precisazione” di Antonio Tajani: “Nel corso del mio intervento di ieri ho voluto sottolineare il percorso di pace e di riconciliazione tra i popoli italiani, croati e sloveni e il loro contributo al progetto europeo. Il mio riferimento all’Istria e alla Dalmazia italiana non era in alcun modo una rivendicazione territoriale. Mi riferivo agli esuli istriani e dalmati di lingua italiana, ai loro figli e nipoti, molti dei quali presenti alla cerimonia”.
Category: Costume e società