IL MOSTRO E LE PROMESSE MANCATE / I GENITORI TARANTINI A GIUSEPPE CONTE E A LUIGI DI MAIO: “Noi non dimentichiamo i complici del nostro genocidio”
(Rdl)______In mattinata, sui social, l’ associazione Genitori Tarantini ha pubblicato per conoscenza la seguente lettera, inviata al prsidente del Consiglio______
Onorevole Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri,
Onorevoli Ministri della Repubblica italiana,
la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha riconosciuto allo Stato italiano la responsabilità della violazione del diritto alla vita privata e famigliare, oltre alla violazione del diritto a un ricorso effettivo davanti ad un’istanza nazionale.
Al di là della retorica politica che vi porta a riversare le colpe sui Governi precedenti e a porre l’accento su mai dimostrate penali economiche, la Corte di Strasburgo impone all’attuale compagine governativa (a voi tutti) di porre rimedio nel più breve tempo possibile alla situazione ancora oggi esistente.
Vogliamo giusto rendevi noto che non abbiamo avuto neppure il tempo di metabolizzare la pronuncia della Corte europea del 24 gennaio perché solo il giorno dopo i nostri pensieri sono stati dedicati a Giorgio, 15 anni, che amava le moto, la pesca e Taranto e che un’industria con licenza di uccidere accordata dallo Stato italiano ha tolto ai suoi genitori e fratelli per fargli raggiungere Syria, Lorenzo, Ambra, Alessandro, Elio, Rebecca, Davild, Roberta, Miriam e tanti altri.
……
“La Corte”, si legge nella sentenza, “può solo notare il prolungamento di una situazione di inquinamento ambientale che mette in pericolo la salute dei richiedenti e, più in generale, quella dell’intera popolazione residente nelle aree a rischio, che rimane, nello stato attuale, privo di informazioni riguardo il corso della pulizia del territorio in questione, in particolare quali sono le scadenze per l’attuazione delle prescrizioni.”
“Alla luce di quanto sopra,” si conclude, “la Corte rileva che le autorità nazionali non hanno adottato tutte le misure necessarie per garantire l’effettiva tutela del diritto delle persone interessate al rispetto della loro vita privata. Quindi, il giusto equilibrio da trovare tra l’interesse dei richiedenti, che non devono subire gravi danni all’ambiente e influenzare il loro benessere e la privacy e l’interesse della società nel suo complesso non è stato rispettato. Pertanto, in questo caso c’è stata una violazione dell’articolo 8 della Convenzione.”
Il Comitato dei Ministri dell’Unione europea controllerà il vostro operato (non quello dei governi precedenti). Al Comitato e ai tarantini tutti dovrete rispondere delle vostre azioni o delle vostre inazioni.
Alla luce dei nostri deludenti incontri con i Ministri Luigi Di Maio e Giulia Grillo, dubitiamo fortemente del vostro operato; tuttavia, chiediamo che rivediate i decreti legge che hanno permesso l’attività inquinante del siderurgico tarantino in danno della salute dei cittadini italiani di Taranto e dell’ambiente, a partire da quello che prevede immunità penale ed amministrativa per i gestori.
Onorevole Luigi Di Maio, cosa intendeva dire quando prometteva un controllo personale e puntuale della situazione ambientale e sanitaria legata alla nuova gestione?
In realtà, stiamo ancora aspettando la sua visita, come da lui stesso promesso.
“Noi non dimentichiamo i complici del nostro genocidio”______
LA RICERCA nel nostro articolo del 24 gennaio