LIBRI / “Giuseppe Cleopazzo, illustre medico squinzanese”
di Raffaele Polo______
Con una veste editoriale curata con la consueta meticolosità da Luigi Maci, nelle Edizioni Sette Muse, esce questo libro dedicato al ricordo dell’illustre medico squinzanese Giuseppe Cleopazzo, nato nel 1794 e spentosi 48 anni dopo, mentre combatteva con indefessa e alacre continuità il colera che imperversava nell’Italia dei Borbone.
Una figura schietta e interessante, da conoscere e valorizzare certamente, in quell’ottica che vuole l’attenzione rivolta alle troppo trascurate eccellenze che il nostro territorio ha prodotto nel corso dei secoli…
A farci da Cicerone, alla scoperta del dottor Cleopazzo è un altro medico di Squinzano, l’inossidabile dottore Salvatore Sisinni che, questa volta, si fa affiancare da un nugolo di esperti e di cultori di Storia Patria, che forniscono materiale illustrativo e apporti culturali relativi al territorio di Squinzano e al Meridione in genere, facendo rivivere un pezzo di storia che è sempre bene rinfrescare, non fosse altro perchè è la ‘nostra’ storia che, purtroppo, sovente trascuriamo o ignoriamo.
Citiamo allora lo stesso editore Maci, assieme ad Antonio Luigi Carluccio, Ersilia Alessandrone Gambardella, Donato Stefanizzi, Gino Peccarisi, Claudio Taurino e Gianni Marra, sindaco di Squinzano.
Attorno alla esemplare figura di Cleopazzo si dipana un affresco molto ben gestito della società del primo Ottocento, incasellando il Regno di Napoli prima e quello delle Due Sicilie nelle vicende particolari di un’Italia ancora da costruire, tra luci ed ombre di chi, come gli abitanti della Terra d’Otranto, poco o nulla sentiva per potersi dire pienamente coinvolti nei cambiamenti epocali che si svolsero in quel periodo.
Sisinni ne approfitta per inserire, con la sua penna attenta al ‘particulare’ e sempre pronta ad inserire ragionamenti ineccepibili sulla figura etica del medico ( ma del medico ‘vecchio stampo’, come ci tiene a specificare…) notizie e ricordi che corroborano il testo e lo rendono vieppiù interessante.
In particolare, Sisinni si sofferma a considerare gli aspetti deontologici della professione medica che, attraverso il tempo, paiono essersi affievoliti: coglie l’occasione per parlare del born out, delle cure palliative, del medico Santo Giuseppe Moscati… E lo fa con la consueta, instancabile verve sua caratteristica, che mescola i momenti riflessivi personali ad una predisposizione alla divulgazione aneddotica e didascalica, fornendo, questa volta più che in altre pubblicazioni, un affresco della Squinzano che, ahimè, non c’è più ma che è bello ricordare…
La copertina del libro è a cura di Antonio Ursino e il ritratto di Giuseppe Cleopazzo è ripreso da una stampa litografica ‘alla memoria di Giuseppe Cleopazzo per ultimo segno di amicizia e di affetto (che) Raffaele D’Auria ritraeva dal cadavere’. Come dire, insomma, che non vi sono altre immagini che raffigurino il valente medico squinzanese che riceve finalmente, con questo testo che il Comune di Squinzano ha sostenuto, una giusta e meritevole riqualificazione.