PER L’ATTUAZIONE DELL’UNITA’ DI PEDAGOGIA SCOLASTICA
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani ci manda il seguente comunicato______
PEDAGOGISTI PUGLIESI: “ SI ATTUI LEGGE PEDAGOGIA SCOLASTICA”
La Presidente regionale dell’Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani Stefania Coti: “Occorre istituire l’Unità di Pedagogia a scuola per tutelare i diritti degli alunni, sostenere la genitorialità e i docenti.”
La scuola ha un problema solo, i ragazzi che perde.
La complessità sociale, i cambiamenti, gli incontri culturali, stimolano l’arricchimento reciproco, ma portano anche un grande senso di disorientamento ed incertezza educativa che investe la società in generale , la famiglia e la scuola comunità educante, in particolare.
Il disagio e l’insuccesso scolastico, che spesso aprono le porte alla dispersione scolastica, devono essere concepiti, per dirla con Don Milani, come il problema culturale, politico e pedagogico della scuola. Si riconosce l’emergenza educativa ma si sottovaluta la necessità di operare scelte politiche per l’educazione a scuola non in termini di emergenza ma come scelta definitiva.
Lo ha percepito la regione Puglia prevedendo l’istituzione dell’Unità di Pedagogia nella legge 31 del 4 dicembre 2009.
Occore istituire immediatamente l’Unità di pedagogia per far fronte ai gravi problemi educativi e didattici in cui versa la scuola. Sono i Pedagogisti i professionisti in possesso dei fondamenti deontologici ed etimoepistemologici per svolgere la funzione educativa. È necessario tutelare i diritti degli alunni valorizzando la naturale esperienza scolastica nel rispetto dei bisogni educativi di ognuno, contro la dilagante ottica medicalizzante e del disturbo. Si deve intervenire nelle situazioni di difficoltà, promuovere la motivazione allo studio e la fiducia in sé stessi, favorire ambienti di apprendimento e contesti inclusivi, prevenire e contrastare il bullismo, il cyberbullismo, sostenere la genitorialità, valorizzare le competenze delle famiglie.
Lo afferma Stefania Coti, presidente regionale della principale associazione nazionale di pedagogisti ed educatori professionali socio-pedagogici, sulla scorta dei positivi risultati di un progetto pilota sul pedagogista scolastico nelle scuole pugliesi. È inaccettabile, continua Stefania Coti, che, pur riconoscendo il sistema scolastico e formativo quale strumento fondamentale per lo sviluppo complessivo del proprio territorio e prevedendo azioni volte a rendere effettivo il diritto allo studio e all’apprendimento per tutta la vita, in linea con i basilari princìpi della pedagogia, la regione non abbia ancora attivato il titolo III della legge.
I dirigenti scolastici vorrebbero i pedagogisti in pianta stabile, lo dicono dopo l’esordio dei professionisti nella scorsa edizione di “diritti a scuola”.
Siamo fiduciosi e sollecitiamo la regione a recepire la necessità di rispondere ai problemi educativi con i pedagogisti.
Per finire con Don Milani, se si perdono i ragazzi più difficili, la scuola non è più una scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati.
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