LECCECRONACHE / E’ TORNATA…
di Raffaele Polo______
Passano gli anni e ci pare che tutto, ma proprio tutto, sia cambiato. E invece si arriva al 6 gennaio e c’è ancora la Befana, addirittura c’è anche il bel film con la Cortellesi che abbiamo visto in una multisala piena zeppa all’inverosimile, altro che Marvel, altro che costruzioni robotiche d’oltreoceano: la vecchia Befana ha ancora un fascino particolare….
Poi, ci troviamo alla premiazione dei Presepi, dopo una lunga e frequentata mostra allestita a Melendugno dalla CGIL pensionati, e anche qui dobbiamo fermarci: la CGIL che sponsorizza mostre di presepi? Si, è un momento di grande confusione, ma confusione positiva, del resto Gesù Cristo non era socialista? Splendidi presepi, questi di Melendugno, in un paese martoriato dalla TAP, si riesce a parlare il linguaggio più bello che la Nascita del Signore ci ricorda….
Nella serata di presentazione, addirittura, si recita qualche poesia e in una sala gremita riecheggiano i versi di Gozzano, di Angiolo Silvio Novaro, di Ungaretti e, naturalmente, di Giovanni Pascoli. Non potevo sottrarmi al momento di grande (mia) commozione e leggere quelle parole che, da sempre, mi hanno commosso e mi hanno fatto piangere. Si, alcune cose cambiano, ma guardate come stanno in silenzio ad ascoltare tutte queste persone qualcuno che, dal palcoscenico, racconta lentamente di una vecchia e triste signora che se ne va in giro con la scopa.
Poesie immortali, i Canti di Castelvecchio, non si capisce perchè non le facciano ancora imparare a scuola. A chi possono dare fastidio i buoni, vecchi sentimenti di una volta?
Poesia meravigliosa, che così si conclude:
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sull’aspro monte.
Come rimanere insensibili, come non sentirsi tutti un poco Befana, in questo mondo dove impera, sempre, l’ingiustizia e la disuguaglianza?
No, purtroppo no, non è ancora cambiato nulla di sostanziale.
Purtroppo.
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura