‘TRANQUILLA’, ROMANZO D’AMORE DI PAMELA SPINELLI
di Raffaele Polo______
“Tranquilla”. Era la parola che le ripeteva spesso e che, più di ogni altra, le sortiva un effetto rasserenante. Era come se, all’improvviso, tutte le preoccupazioni, tutte le ansie, tutte le insicurezze si dissolvessero come per magia. Lui lo sapeva e usava questo termine al momento giusto, quando, cioè, si rendeva conto che lei, quella bambina ormai cresciuta, iniziava ad andare fuori di testa. E non succedeva raramente.
Lei, Angela, un’affascinante donna di 44 anni, esperta in marketing d’impresa, con una serie di storie sbagliate alle spalle, compreso un matrimonio tenuto in piedi come un’equilibrista. Solare e sorridente, ma sostanzialmente insicura.
Lui, Ernesto, un affermato avvocato di 65 anni, carismatico e sicuro di sé, sposato e padre di una figlia, Ilaria, che lo aveva anche reso nonno. Diversi: come il giorno e la notte, come il sole e la luna, come il bianco ed il nero. E 21 anni di differenza. Ma terribilmente attratti l’uno dall’altra. Da anni. Da quando, cioè – lei ancora giovanissima – lo aveva conosciuto nel corso di una cena tramite amici comuni.
È questo l’incipit del bel libro di Pamela Spinelli (nella foto), 46 anni, giornalista, di Brindisi, fresco di stampa per i tipi de ‘Il Raggio Verde’ (presentazione a Brindisi in anteprima nazionale nella sala universitaria a Palazzo Nervegna, via Duomo, 20 venerdì 21 dicembre alle ore 18) che narra, con scansione temporale come in una sorta di diario, una storia d’amore che si dipana, come tutte le storie similari, tra incontri e difficoltà, assenze e passioni, fino alla parte finale dello scritto che riserva una sorpresa finale molto ben impostata dalla brava autrice, che non manca di sorprendere e di farsi notare per l’originale inventiva.
Questo romanzo si inserisce in quella nutrita schiera di romanzi d’amore ben impostati, che non limitano l’interesse dell’autore ad una vicenda legata esclusivamente ad una ‘storia’ che, per interessante che sia, è pur sempre limitata ad un episodio singolo. Ma fanno scaturire dalla narrazione chiari e significativi coinvolgimenti con la vita che è attorno a noi, consentendo alle considerazioni ed ai sentimenti più nascosti di emergere e corroborare con intelligente acume un percorso narrativo di buona levatura e di godevole intreccio.
Scrittura di sentimento, perciò: con una nota agrodolce che finisce per caratterizzarla e renderla ancor più interessante e coinvolgente. Buona la misura di affabulazione della Spinelli che non riesce mai stucchevole o inutilmente prolissa, ma mantiene un ritmo di scrittura ben impostato e di sicura positività.