MICHELE EMILIANO ORA SENZA TESSERA DEL PD
(g.p.)______Toh, si è convinto. E per quanto sia un atto solo formale (“Il mio ruolo di capo politico della coalizione di centrosinistra della Regione Puglia è per me coessenziale alla mia militanza nel Pd al quale sarò sempre legato”), comunque ora Michele Emiliano non è più del Pd, perché non ha rinnovato la tessera del partito. Lo ha comunicato oggi egli stesso: “Per ragioni legate al mio ruolo di magistrato, sia pure in aspettativa per mandato elettorale, devo comunicare la mia decisione, dolorosa ma inevitabile, di non rinnovare l’iscrizione al Pd, in ossequio alla recente sentenza della Corte Costituzionale in materia. Continuerò a supportare il partito in ogni modo in cui mi venga richiesto e continuerò a frequentare il mio circolo ed ogni istanza di partito alla quale riterrò di intervenire”.______
L’APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 4 luglio scorso
Category: Politica
Non sapremmo dire a chi sia andata meglio: se al PD che si è liberato della zavorra Emiliano che ha tentato senza successo e in ogni modo la scalata ai vertici del partito, oppure se a Emiliano che ha trovato una buona scusa per abbandonare una nave che affonda.
La sentenza di luglio della Consulta ribadisce solo che in tutti questi anni il presidente della Regione non ha rispettato le regole e se Emiliano vuole continuare a far politica sarebbe più coerente e corretto nei confronti dei cittadini italiani dimettersi da magistrato, un ruolo che ha esercitato solo per metà della sua vita lavorativa visto che per l’altra metà, ormai 15 anni, ha fatto solo il politico.
Ormai ha senso chiedersi se si tratti di un magistrato prestato alla politica o di un politico prestato alla magistratura.