COSI’ RIDEVA. GIUSEPPE CONTE INCASSA L’ APPLAUSO DEI DEVASTATORI, E CONTINUA A SPARARE CAZZATE
di Giuseppe Puppo_______
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto oggi allo Snam Partners’ Day 2018, tenutosi a Milano, presso le Officine del Volo.
Eccolo, in tutto lo splendore del suo sorriso servile, illuminato dal logo, di fronte alla platea dei costruttori del mafiodotto, a incassare il loro applauso per quello che (non) ha fatto, come il suo partito di riferimento aveva promesso di fare: bloccare Tap, opera inutile, dannosa, letale e devastatrice.
Questo sedicente avvocato del popolo, che come un Azzecca-garbugli qualunque del popolo fa strame, per imbrogliarlo con promesse e assicurazioni, al servizio dei Don Rodrigo dei potenti di turno; questo non eletto da nessuno, che, nominato dalla Casaleggio&Associati, si spaccia per guida del presunto governo del cambiamento, che di cambiamento ha fatto registrare solamente quello delle posizioni di fronte a tutti i problemi che in campagna elettorale aveva promesso di risolvere.
Questo illusionista del perbenismo, questo incantatore di serpenti all’ acqua di ciclamini, che come un esponente del Pd qualsiasi, come un Fritz Massa qualunque promette ora “compensazioni” alle popolazioni Salentine, senza offesa per il buon Fritz Massa, e i suoi compagni del Pd, che almeno a suo tempo qualcuno aveva eletto, e nelle loro posizioni pro Tap sono stati sempre favorevoli e coerenti.
Non gli è bastato, a Giuseppe Conte, fare promesse a vanvera, non gli è bastato assicurare e riassicurare, non gli è bastato convocare riunioni clandestine a palazzo Chigi per illudere il sindaco Marco Potì fino alla fine, non gli è bastato aggrapparsi a tavoli di valutazione inesistenti, non gli è bastato scivolare su carte che non ha, perché non esistono; non gli è bastato rimanere sordo di fronte agli accorati appelli delle mamme No Tap in difesa del futuro dei loro figli; no…
Deve pure continuare a prenderci per il culo.
Oggi, a Milano, di fronte ai devastatori al servizio delle lobby, degli speculatori, degli affaristi dell’ alta finanza internazionale, egli, tutto sorridente, ha di nuovo fatto promesse e ha perseverato nel dire bugie:
“Quando sono diventato Presidente del Consiglio dei Ministri mi sono trovato di fronte a vari dossier, come sapete tra questi anche quello dell’opera, il gasdotto Tap, già progettata e finanziata nell’ambito di accordi conclusi e vincoli contrattuali assunti dal precedente Governo.
Non ho mai perso di vista la necessità di ascoltare e incontrare i rappresentanti delle comunità locali e dei territori che ospiteranno quell’infrastruttura. E anche dopo aver preso atto, all’esito delle verifiche che abbiamo condotto, che vi erano tutte le ragioni per proseguire questo tipo di opera, mi sono impegnato in prima persona affinché fosse riservata un’attenzione speciale alle comunità locali, che meritano tutto il sostegno da parte del Governo.
È per questa ragione che, anche in questa sede, voglio ribadire e assicurare che le realtà imprenditoriali che sostengono quell’investimento e quell’infrastruttura sono invitate a dar seguito ad azioni orientate al benessere e alla soddisfazione dei territori interessati da quell’opera.
In nessun modo, e per nessuna ragione, i bisogni di chi vive nelle aree pugliesi interessate dai lavori potranno restare inascoltati. Stiamo pianificando interventi strutturali nell’interesse delle famiglie e dei cittadini locali, che guarderanno esclusivamente al benessere e alla qualità della loro vita”.
Quale benessere e quale qualità della vita portino al Salento il terminale di ricezione della Tap, “opera di follia ingegneristica”, una bomba posta accanto a trentamila persone; il tubo che sventra le campagne di città e paesi già inaridite, sull’ orlo della desertificazione; l’inquinamento aggiunto dal gasdotto a una zona già ampiamente martoriata dall’ Ilva, da Cerano, dalle trivelle, dai diserbanti e dai pesticidi della Monsanto che hanno fatto ammalare i nostri fratelli ulivi; con l’aria di polveri e di ceneri che hanno fatto impennare la mortalità per tumore, e deformano i feti, li predispongono alla malattia letale già nel grembo materno; dove già piove acido e dove il clima, quest’anno come non mai, pare impazzito, ecco, a tutto questo l’ avvocato Azzecca-garbugli non ha mai risposto; nè potrebbe farlo, e tanto meno indicare, al di là delle boutade propagandistiche del suo maitre a penser Rocco Casalino, quali compensazioni sarebbero possibili, di fronte a uno scempio del genere.______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
I signori “no tap” hanno l’allaccio al metanodotto?