IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA
di Giuseppe Puppo______
“Sei pazzo, figlio mio! Andare a mettersi con quella gente! Sono tutti mafiosi e imbroglioni. Un Falconeri dev’essere con noi, per il Re.”
Gli occhi ripresero a sorridere. “Per il Re, certo, ma per quale Re?”. Il ragazzo ebbe una delle sue crisi di serietà che lo rendevano impenetrabile e caro. “Se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la repubblica. Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi. Mi sono spiegato?”
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “Il gattopardo” (cit)
Cambiano, stanno cambiando ancora le cose in Italia, rapidamente. Ancora una volta, sono le marce, le manifestazioni della borghesia, a dettare i tempi.
Ce n’è stata una a Roma, di recente, un’ altra a Torino, pochi giorni fa, non a caso le due città governate da esponenti del M5S.
Dagli attici dei Parioli, ai salotti del ‘generone’; dai circoli esclusivi, alle madamin in versione aziendale; i borghesi sono scesi in piazza, con i loro capi firmati, con i loro smartphone di ultima generazione, a cercare il brivido della contestazione, una contestazione fatta da loro, pensa, una botta di vita fra un arrosticino e l’ altro, o roba da far andare di traverso i gianduiotti, per l’ emozione.
Sono spaventati di perdere appalti, finanziamenti, privilegi, incarichi, consulenze, benefit.
In realtà, possono stare tranquilli, e, a ribadirlo, son tornati ad agitare il loro fascino discreto.
E’ già cambiata, la borghesia. Questa nuova borghesia è di sinistra, non più di destra, e uso tali categorie per comodità di riferimenti storici. Tanto per capirci, quella destra del decoro, dell’ ordine, della libertà, del dio-patria-famiglia: che non c’è più da alcuni decenni. Tanto per capirci, quella sinistra delle banche, delle multinazionali, delle lobby e degli affari, dei nonni e degli zii di Soros, che c’è sempre, vota Pd e Forza Italia, è viva, e lotta contro di noi.
Sarebbe cambiato tutto, sarebbe dovuto, cambiare tutto anche al governo.
Non abbiamo forse il governo del cambiamento?
Da un anno circa, dall’ ascesa di Luigi Di Maio alla guida del partito totalitario eterodiretto dalla Casaleggio&Associati, dopo mezzo, circa, di guida del Paese, è chiaro anche questo, purtroppo, alla luce dei fatti.
Il Movimento 5 Stelle è stata la più grossa opera, dai tempi del Risorgimento unitario, di cui parlava Giuseppe Tomasi di Lampedusa, mettendo in bocca al nipote del principe, Tancredi, la geniale intuizione, di trasformismo politico guidato per far finta di cambiare, affinché nulla in realtà cambiasse.
Ora che ha assolto la sua mission, di convogliare e far finta di rappresentare la protesta popolare, per disperderla e vanificarla, è già avviato sulla strada del declino: dalle parole guerriere, ai balbettamenti servili.
Matteo Salvini è il nuovo astro nascente, anzi, già nato. Perfettamente organico alla nuova borghesia, al di là delle rappresentazioni di facciata, sulle questioni dell’ immigrazione.
Votavano Lega Nord quelli che si sono arricchiti sfruttando gli operai immigrati nelle loro aziende milanesi, o nelle fabbrichette del Nord Est, o affittando in nero i loro stabili; allo stesso modo in cui ora votano Lega quelli del popolo delle partite Iva, dei condoni, dei capitali all’ estero, delle evasioni fiscali, delle grandi opere così dette strategiche che devastano ambiente e territori, dei giochi in borsa, delle speculazioni bancarie, del trading on line, delle armi, del militarismo.
Ancora un po’ di assestamento, poi la nuova borghesia incoronerà il suo nuovo profeta, con l’ appoggio di quel che rimarrà ancora del Pd e di Forza Italia: i segnali, da Roma e da Torino, sono stati chiarissimi. Sarà un nuovo cambiamento, con un nuovo governo cambiato, affinché ancora e meglio tutto resti come prima.
Il popolo, degli umili, degli indifesi, dei salariati, dei poveri vecchi e nuovi, dei tartassati, esiste ancora, aumenta anzi: ma non ha rappresentanza politica.
La maggior parte di loro, non andrà proprio a votare. Molti, voteranno Lega, credendo che sia il cambiamento. Alcuni, si ostineranno a votare ancora per il M5S, per quanto non sia più credibile.
Gli altri, tutti gli altri degli altri, ritorneranno e riprenderanno a votare Pd.
L’unica alternativa possibile, una forza politica nazional popolare, che vada oltre la destra e la sinistra, una lega sì, ma di movimenti, associazioni, comitati, che assumano in prima persona la rappresentanza politica, non esiste, nè si vede all’ orizzonte chi possa costruirla dal basso e proporla in alto, in nome e per conto della maggioranza silenziosa, impoverita, frustrata, vilipesa e ingannata, dei cittadini italiani.