PIOGGIA ACIDA, E POLVERI NELL’ ARIA, SOLETO HA PAURA. LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LECCE APRE UN’INDAGINE PER FAR LUCE SUGLI INQUIETANTI FENOMENI
(g.p.)______Ci mancava la pioggia acida, di veleni. E polvere, polveri che il vento porta, gialle, rossicce, terra di chi sa che cosa.
Trivelle nel mare, veleni di pesticidi nelle campagne, le sostanze nocive e mortifere che arrivano da un lato da Cerano, quelle altre, dall’ altro lato, che arrivano dal Mostro di Taranto, e le discariche di materiali pericolosi, interrati negli anni, si sospetta anche di rifiuti radioattivi: e tutto è nel nostro Salento, che ora stanno finendo di devastare con il gasdotto Tap, un’ altra bomba di inquinamento e di pericolo.
Poi, dice che gli ulivi si ammalano, poi dice che le percentuali di malati di cancro si impennano, poi dice che i feti si deformano già durante la gestazione, e si predispongono a nascere sì, ma a morire presto. E certo, purtroppo…
Però, ecco, però la pioggia acida di veleni, ci mancava.
Adesso ce l’ abbiamo, non ci facciamo mancare nulla, adesso abbiamo anche quella.
La notizia, battuta pochi minuti fa dall’ agenzia Ansa, è che la Procura della Repubblica di Lecce “ha aperto un’inchiesta su un probabile fenomeno di inquinamento ambientale che si sta verificando a Soleto, dove da qualche giorno sta cadendo una pioggia acida di colore giallastro che è anche difficile da rimuovere. E’ stato lo stesso comune salentino a sollecitare l’intervento della Procura. Oggi il pm Elsa Valeria Mignone ha acquisito la relazione del Comando di polizia locale e il dossier fotografico ed ha disposto campionamenti che saranno compiuti dai carabinieri Forestali”.
Interpellati telefonicamente da leccecronaca.it alcuni residenti a Soleto (nella foto, uno scorcio del paese) hanno confermato il fenomeno della pioggia acida caduta nei giorni scorsi, soprattutto a ridosso della zona industriale, ma non solo.
Hanno aggiunto che si continua a verificare anche un altro strano fenomeno, dovuto con tutta probabilità anch’ esso a inquinamento dell’ aria: la caduta di polveri, nere, gialle, rossastre, che trovano continuamente sui balconi delle case, o appiccicate ai davanzali delle finestre.
Difficile dire , al momento, se ci sia un collegamento fra tutto questo, probabile però che non si tratti, verosimilmente, di fenomeni naturali, ma di fenomeni di violenza sulla natura, di offese fatte a nostra Madre Natura.
Certo è che non si tratta di un fatto episodico: la caduta di polveri e terra non si sa di che, è un fenomeno che dura dall’ estate scorsa, non questa, dall’ estate del 2017. Era stato denunciato pubblicamente, ma invano.
Ora, si è aggiunta pure la pioggia acida, e i cittadini di Soleto hanno paura. Vogliono sapere.
La speranza di tutti è che l’indagine giudiziaria aperta oggi dalla Procura della Repubblica di Lecce possa dare in tempi certi risposte chiarificatrici, per correre subito ai ripari, prima che sia troppo tardi.
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Avviare subito le verifiche sul fenomeno di “pioggia gialla” nel Comune di Soleto. È quanto chiede il consigliere del M5S Antonio Trevisi in una interrogazione indirizzata all’assessore all’Ambiente Gianni Stea.
“Da giorni – spiega Trevisi – i cittadini segnalano questa pioggia di colore giallastro che si attacca su abiti e oggetti esposti all’aperto ed è difficile da rimuovere, in particolare sulla via di Galatina. È necessario capire al più presto quale sia la fonte di queste macchie, in modo da adottare i provvedimenti opportuni”.
Trevisi chiede alla Regione se siano stati avviati i monitoraggi da parte degli enti competenti, sia nel Comune di Soleto, che nelle vicinanze degli impianti che potrebbero essere la causa del fenomeno su cui sta indagando anche la Procura.
“Sto seguendo l’evoluzione delle indagini – continua il pentastellato – e spero si faccia luce al più presto su questa anomala pioggia gialla. Difficile fare ipotesi, quello che è certo è che nell’area sono concentrati alcuni fra gli impianti industriali più grandi della Regione. La sensazione dei cittadini è che si tratti di sostanze acide, microparticelle immesse nell’atmosfera che ricadono al suolo insieme alla pioggia.
Quello che più inquieta sono le possibili conseguenze sulla salute: mi chiedo quali effetti possa avere sulla pelle il contatto con queste sostanze e se possano esserci possibili danni ai polmoni e alle vie respiratorie. Domande a cui va data al più presto una risposta”.