COLAZIONE DA TAP PANY
(g.p.)______Mettete dei fiori nei vostri cannoni…Ai poliziotti si danno fiori, amici…Pure agli operai. Anzi, caffè e dolcetti, ché è meglio.
Canzoni e poesie che sembravano dimenticate, come quell’ ironia sempre e dovunque ormai latitante, devono aver ispirato alcune signore No Tap, che hanno dato vita questa mattina all’alba ad una “colazione resistente”, davanti al cantiere in località Masseria del Capitano, a Melendugno.
Qui proseguono da qualche giorno i lavori di recinzione dell’area dove sorgerà il terminale di ricezione del gasdotto e della strada di accesso per permettere il transito dei camion.
L’ obiettivo, sempre quello, ben inteso: far sentire la presenza ostinata e contraria della popolazione al fine di rallentare i lavori in corso, visto che stanno lavorando per loro, non per noi.
Però, in maniera pacifica e non violenta, benissimo. E con un pizzico di ironia.
Non ci sono stati incidenti, i numerosi poliziotti presenti si sono limitati a osservare la scena, all’ alba di una splendida mattinata di autunno salentino, senza consumare: così a caffè e fette di torta hanno fatto onore le decine di manifestanti presenti.
Da registrare, altri divieti: cartelli di stop/alt che intimano di fermarsi davanti a quella che è proprietà privata, per non incorrere in una denuncia per violazione di domicilio.
Da registrare, altre nefandezze: gli altri ulivi che dovranno essere sradicati per far posto alla strada di accesso al cantiere.
Poi, la recinzione montata in gran parte intorno all’ area, diventata un lager di blocchi di cemento, reti e filo spinato sopra (nella foto, ripresa da Telerama).
Infine, al largo, più avanti, come una presenza sinistra, sempre quella nave, che chissà che cosa e come starà operando: ché non si può andare a vedere, c’è il divieto di accesso pure in mare.
La nostra terra e il nostro mare diventati così proprietà privata delle multinazionali azere e svizzere dell’ alta finanza internazionale.