SCOPERTO IL ‘BUCO NERO’ DEL MOSTRO. SECONDO LE ACCUSE I RIVA HANNO PROVOCATO UN DISASTRO, E PARLIAMO SOLAMENTE DEL MANCATO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI INDUSTRIALI, SENZA CONSIDERARE TUTTO QUANTO IL RESTO, PER CUI SONO IN CORSO ALTRI PROCESSI. CHE NE SARA’ ADESSO DI QUESTA DISCARICA MICIDIALE?
(g.p.)______Danni irreversibili all’ ambiente, al territorio e alle persone, lo si sapeva. Nuovi danni all’ ambiente, al territorio e alle persone, dopo che il ‘governo del cambiamento’ questa estate ha riportato tutto al ‘come prima, più di prima’, con la decisione di non chiudere e di non riconvertire, come avevano promesso i pentastellati negli anni precedenti, è lecito prevederlo.
Intanto, un altro tassello si aggiunge al mosaico della devastazione.
Questa mattina agenti della Guardia di finanza hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip Vilma Gilli, di alcuni terreni gestiti da Ilva, ubicati al confine nord dello stabilimento, per una superficie complessiva di 530.000 metri quadrati, che erano stati trasformati in discariche di rifiuti industriali pericolosi.
Ne sono stati scoperti cinque milioni di tonnellate.
Oltre l sequestro, ci sono nove persone indagate, fra cui i vertici della famiglia Riva, ex proprietaria dello stabilimento.
Le accuse sono a vario titolo di disastro ambientale doloso, distruzione e deturpamento di risorse naturali, danneggiamento, getto pericoloso di cose e mancata bonifica dei siti inquinanti.
Secondo gli inquirenti, i denunciati hanno gestito le aree oggi sequestrate senza metterle in sicurezza, al fine di risparmiare le somme occorrenti per la loro bonifica.______
LA RICERCA in due fra gli ultimi nostri articoli dedicati alla questione del 6 e dell’ 11 settembre scorsi