UNA FAMIGLIA ALLARGATA, QUELLA DI MICHELE EMILIANO. MA CHE BELLA GIUNTA DI CENTRO-DESTRA-SINISTRA- ESTREMA DESTRA, ESTREMA SINISTRA, PD, LEU, EX FORZA ITALIA, NANI, SALTIMBANCHI E BALLERINE, NEL TRIPUDIO DEL VECCHIO TRASFORMISMO ELEVATO A SISTEMA
(Rdl)______Proseguendo il così detto ‘rimpasto’ della giunta, avviato alla fine del mese scorso, e di consolidamento della sua traballante maggioranza, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, già allargata al centro destra e alla destra, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha nominato oggi un esponente di estrema sinistra, Cosimo Borracino (nella foto), quale assessore alla competitività, attività economiche e consumatori, Energia, Reti e infrastrutture materiali per lo sviluppo, Ricerca e innovazione.
Cosimo Borracino, 60 anni, di Pulsano, è consigliere regionale per Liberi e Uguali.
Già questa mattina è giunto in redazione un commento al vetriolo del gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle: “E cosí dopo qualche tentativo “inspiegabilmente” non riuscito di dimissione da Presidente di Commissione, qualche conferenza stampa piccata seguita da un’immancabile obbedienza in aula, il “compagno” Borraccino ha finalmente gettato la maschera e deciso cosa fare da grande: stare buono e sedersi alla poltrona in Giunta alla Corte di Emiliano. Ecco che fine ha fatto ciò che, a loro dire, rimaneva della “sinistra” in Puglia.
Una Giunta nella quale siederanno consiglieri di destra come Gianni Stea (ultimo acquisto a destra di Emiliano dopo i piú illustri Di Cagno Abbrescia, ex nemico giurato del governatore vendutosi per una poltrona in Aqp e Francesco Schittulli, ex competitor alle regionali, vendutosi per una poltrona da consulente della sanità).
I cittadini sappiano che questa è la cifra di questi politicanti pronti a vendersi l’anima per un pacco di patatine mentre per strada ci sono donne, uomini, ragazze e ragazzi che ancora credono che a queste persone importi qualcosa dei valori, della sinistra, della destra, del loro futuro.
A queste persone vogliamo dire che non sono sole, che non possiamo e non dobbiamo smettere di credere nei valori e che non tutti sono in vendita. Il Movimento 5 Stelle Puglia è l’unica forza che ha il diritto di camminare a testa alta dopo aver rifiutato ben 3 assessorati da Emiliano, che più che un governatore assume sempre più le vesti di un grande rivenditore di auto usate, distribuendo poltrone a destra e manca con ricchi stipendi che tanto verranno pagati dai cittadini. Ai cittadini chiediamo solo una cosa: quando nel 2020, dopo il nulla realizzato in questa legislatura, queste persone torneranno a chiedervi il voto parlandovi di valori e progetti non lasciatevi pi§ prendere in giro: a loro della Puglia e dei pugliesi non interessa assolutamente nulla”.______
AGGIORNAMENTO.
Nel pomeriggio, poi, nuova nota, sempre firmata dagli otto consiglieri del M5S:
“La spartizione di poltrone di Emiliano ha condannato, sta condannando e condannerà questa regione alla totale ingovernabilità.
Non si contano più i Consigli saltati per mancanza del numero legale e commissioni che non possono approvare le proposte di legge per l’assenza degli assessori competenti. Se già oggi siamo a questo punto lasciamo ai pugliesi immaginare cosa accadrà fino al 2020, visto che Emiliano nel tentativo disperato di arginare il M5S, sta “mettendo dentro tutti”.
Ci sarà uno scollamento sempre maggiore tra la Giunta e i consiglieri di maggioranza, un’accozzaglia di partiti con idee in alcuni casi diametralmente opposte a sostegno del Governatore che hanno in comune solo l’amore per le poltrone”.
Lo dichiarano gli otto consiglieri del M5S Puglia in seguito al rinvio della discussione di una proposta di legge in V Commissione e di un disegno di legge calendarizzato in IV e V, rinvii causati in entrambi i casi dall’assenza degli assessori competenti.
“Oggi – continuano i pentastellati – il consigliere Santorsola si è dimesso dalla V Commissione per il rinvio della votazione del disegno di legge sulle attività estrattive, in discussione da mesi, dovuto all’ennesimo avvicendamento degli assessori all’Ambiente e allo Sviluppo Economico. Quando sono stati nominati l’assessore all’Ambiente (di facciata) Gianni Stea e il suo “tutor” Rocco De Franchi, in Consiglio non si è riusciti a raggiungere il numero legale.
Gruppi politici e dirigenti non sanno neanche più a chi devono fare riferimento per avere risposte pertinenti sui problemi della Puglia che continuano ad essere sempre di più e sempre più gravi. E così 4 milioni di cittadini sono costretti a fare sacrifici, pagare tasse e sopportare disservizi per pagare lo stipendio e soddisfare le ambizioni di un uomo solo: Michele Emiliano.
I pugliesi sono davvero disposti a sopportare ulteriormente questa situazione?”