LA PARTITA / GLI ALTRI REGALI NON NE FANNO
(a.g)______
Per rimpinguare il magro bottino delle prime due giornate, fatto di una sconfitta e un pareggio per i padroni di casa, due pareggi per gli ospiti, Ascoli e Lecce si sfidano al ‘Del Duca’: a entrambe, serve un cambio-marcia e la prima gioia della vittoria.
Pomeriggio ancora estivo, ma incerto, fatto di brevi rovesci e ampie schiarite. Sugli spalti, in seimila, dei quali sono in settecento quelli in trasferta.
LE FORMAZIONI
Ascoli (4-3-1-2): Lanni (57′ Perucchini) – Laverone (1′ De Santis), Brosco, Valentini, D’Elia – Frattesi, Casarini, Cavion – Baldini (63′ Beretta) – Ninkovic, Ardemagni.
A disposizione: Bacci, Perucchini, De Santis, Troiano, Ganz, Rossetti, Zebli, Quaranta, Addae, Kupisz, Beretta, Valeau.
Allenatore: Vivarini.
Lecce (4-3-1-2): Bleve – Fiamozzi, Meccariello, Cosenza, Calderoni (83′ Venuti) – Petriccione, Arrigoni, Scavone (71′ Palombi)- Mancosu – Falco, Pettinari (65′ La Mantia).
A disposizione: Milli, Lepore, Torromino, Haye, Palombi, Marino, La Mantia, Tsonev, Tabanelli, Venuti, Armellino, Bovo.
Allenatore: Liverani.
Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini
Assistenti: Pasquale Cangiano di Napoli e Fabio Schirru Nichelino.
LA CRONACA
Prime conclusioni, una per parte, da dimenticare: il cross di Fiamozzi al 2′ e la replica da lontano di Ninkovic al 4′.
Mancosu ci prova al 10′ a inventare un tiro vincente dei suoi, con cui ci ha abituati e deliziati, ma ‘stavolta spedisce sul fondo.
La partita è più combattuta che bella, la prima fase si consuma fra contrasti decisi, duelli fisici e sano agonismo, per quanto un tantino esasperato.
La prima vera occasione è per gli ospiti, che, sul rovesciamento di fronte seguito ad un angolo senza esito per i padroni di casa, servono in ottima posizione Falco, che entra in area in slalom fra i difensori e da distanza ravvicinata lascia partire un tiro preciso, su cui Lanni è bravissimo a salvare la sua squadra.
Ci riprova subito dopo Mancosu: tiro ribattuto dal muro dei difensori.
Si alzano un po’ i ritmi.
Cosenza ammonito per un fallo su Cavion al 23′: punizione per l’ Ascoli con un cross che viene indirizzato di testa verso la porta da Brosco, ma in maniera debole, per la facile parata di Bleve, schierato fra i pali dopo l’infortunio patito nel riscaldamento pre partita da Vigorito.
Poi, un calcio d’ angolo senza esito pure per il Lecce. Lo stesso, il rapido rovesciamento di fronte per l’ Ascoli.
Partita bloccata alla mezz’ora: nessunadelle due squadre riesce a prevalere nel gioco e a essere decisiva nelle conclusioni.
Al minuto 33′ ci prova con un gran destro dalla distanza Frattesi, ma questa volta è bravo l’ estremo difensore leccese, che respinge a pugni chiusi.
Rispondono gli ospiti con qualche iniziativa in avanti, che non producono però nulla più di un calcio d’ angolo inconcludente al minuto 41.
Il finale di tempo è tutto però dei padroni di casa, che al 43′, su colpo di testa di Ninkovic, su cross di Laverone, centrano una clamorosa traversa.
Le squadre vanno al riposo a reti bianche.
Quando rientrano in campo, la partita sembra ricalcare, nei ritmi alterni, nelle conclusioni non decisive, o del tutto sbagliate, il primo tempo.
Poi è il Lecce a fare di più, e Falco viene colto in fuorigioco in un’azione pericolosa.
L’ ex Perucchini entra fra i pali al posto di Ianni, infortunatosi, al 57′.
E’ soltanto la prima mossa, della girandola delle sostituzioni decise dgli allenatori.
Calderoni becca il cartellino giallo per un fallo che regala all’ Ascoli una punizione da posizione invitante, di nuovo senza esito.
Poi però l’ Ascoli passa. Minuto 69: rete di Ardemagni con una deviazione vincente, su cross basso di Laverone dalla destra, e con i difensori imbambolati, per una comprensibile esultanza (nella foto).
La reazione del Lecce è tutta nel primo tiro del subentrato La Mantia, al suo esordio stagionale, che non inquadra la porta, e, qualche minuto dopo, con un colpo di testa di Meccariello, di poco alto.
L’ Ascoli vorrebbe sfruttare la superiorità tattica, con le possibili ripartenze, ma prende solamente tre cartellini gialli, sventolati ad Ardemagni, fermato in fuorigioco, per proteste, a Ninkovic, dopo uno scontro con Calderoni che fa scintille in campo e a Frattesi, che ferma alla meno peggio l’ appena entrato Venuti.
Il Lecce, non prende niente. Anzi è l’ Ascoli a segnare con Cavion, rete annullata per fuorigioco, e ad essere pericoloso, con una situazione salvata in qualche modo allo scadere dei novanta minuti regolari.
Senza niente pure i cinque minuti di recupero, con un inutile forcing finale. Finisce 1 a 0.
IL GIUDIZIO
Per la prima volta quest’ anno in svantaggio, il Lecce non ce la fa a recuperare: gli avversari non regalano nulla, come invece nelle prime due partite avevano fatto più volte i Giallorossi.
Il gol subito, un’ altra amnesia in fase difensiva.
Cali di tensione, poi, discontinuità, e ancora scelte e cambi dell’ allenatore discutibili.
Insomma, invece di andare avanti e migliorare, alla terza giornata il Lecce peggiora, e va indietro.
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