CONCERTONE / “Vi chiediamo un minuto di silenzio”, E IL POPOLO DELLA TARANTA SI AMMUTOLISCE D’INCANTO

| 26 Agosto 2018 | 0 Comments

di Maria Antonietta Vacca______

“Vi chiediamo un minuto di silenzio” e d’incanto la sterminata piazza del popolo della Taranta si ammutolisce.

Sotto il palco della Notte della Taranta, col timore di voltarsi indietro: una marea umana. Esultante eppur composta, in attesa da ore seppur paziente.
Il Concertone finale della ventunesima edizione della Notte della Taranta sta per avere inizio. Come sempre, come tutto.
Una macchina organizzativa sulla quale ci son saliti in tanti, e la cui conduzione per certi versi, discutibile o meno, riesce sempre a creare un evento di grande portata.
Perché poi, alla fine della fiera, delle polemiche resta solo l’inchiostro consumato.

E all’ora X lo spettacolo prende vita. Ed è ciò che conta davvero, ciò che il popolo della Taranta si aspetta.
Però aspetta… Certe volte tutto può attendere, anche il Concertone.

Uno schieramento autorevole di forze dell’ordine copre tutta la larghezza dell’imponente palco di Melpignano. Per tutti parla un Vigile del Fuoco e parte subito un coro di Ultas Tarantolati “Il pompiere paura non ne ha, il pompiere paura non ne ha…”, le sue parole sono un appello alla responsabilità: “Aiutateci a non dovervi aiutare”.

Un doveroso ricordo alle quarantatré vittime di Genova e alle dieci vittime dell’esondazione sul Pollino e dal Palco della Taranta viene chiesto un minuto di silenzio. E silenzio è stato.
Assordante.

Poi… Taranta!

Category: Cronaca, Cultura, Eventi

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.