ENNESIMA DELUSIONE DALL’ UNIONE EUROPEA, CHE INVECE DI AIUTARE AMMONISCE L’ ITALIA: “Pagate, tenetevi gli immigrati e state zitti”. MATTEO SALVINI: “Me ne frego”. IL CASO DICIOTTI STA PER DIVENTARE DRAMMATICO
(g.p.)______Prima un comunicato ufficiale, per dire che “L’ Unione Europea segue le regole sull’immigrazione e non le minacce, come quelle arrivate ieri dall’Italia”.
Il riferimento è alla dichiarazione della tarda serata di ieri di Luigi Di Maio, che aveva detto che se mella riunone di oggi l’Unione europea non avesse un accordo sulla redistribuzione dei migranti che aiuti l’Italia a gestire la vicenda della nave Diciotti, il Movimento 5 stelle avrebbe votato contro l’erogazione del contributo annuo dell’Italia a Bruxelles.
“Trovare una soluzione per le persone a bordo è la nostra priorità”, ha replicato il portavoce della Commissione europea, Alexander Winterstein: commenti non costruttivi, per non parlare di minacce, non aiutano e non ci avvicineranno a una soluzione. L’Unione europea è una comunità fondata sulle regole e agisce sulla base di queste regole, non delle minacce”.
Poi, sempre questa mattina, la riunione.
I dieci Paesi Ue riuniti oggi a Bruxelles non hanno trovato un accordo su come redistribuire le persone che si trovano sulla nave Diciotti, con buona pace e relativa figuraccia degli annunci di Winterstein
Lo riferisce l’ agenzia Reuters, che cita fonti diplomatiche riservate.
“L’Italia ha fatto pressione affinché si arrivasse a una soluzione per la Diciotti”- ha detto appunto una fonte alla Reuters – Ma per gli altri non era l’elemento più importante, volevano discutere maggiormente sulla ricerca di soluzioni strutturali per le navi nel Mediterraneo. Quindi non si è trovato un accordo su Diciotti”.
Il Governo italiano, un’ esternazione da fuoco amico del ministo degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, il quale ha ricordato che pagare i contributi è un dovere, a parte, tiene ancora.
Il ministro dell’ Interno Matteo Salvini ha replicato che anche dopo l’ esito negativo della riunione straordinaria della commissione europea la linea non cambia.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte è con lui: “L’Italia è costretta a prendere atto che l’Europa oggi ha perso una buona occasione. Ci saranno conseguenze”.
Indiscrizioni giornalistiche non controllate e non verificabili, danno per imminente provvedimenti della magistratura: se fosse vero, ed essi andassero ad una sconfessione del ministro, o, peggio, ad una sua incriminazione, si aprirebbe un inedito conflitto istituzionale, dagli esiti imprevedibili.______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri sera