A SCUOLA DI SCRITTURA DA LUISA RUGGIO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. La presidente della ‘Casa delle Agricolture Tullia e Gino’ Tiziana Colluto ci manda il seguente comunicato______
Scrivere è resistere, al pari di ogni seme parola e storia salvata, travasata e tramandata dalla comunità rurale. Scegliere e riconoscere ciò che ci nutre è un’azione che include i gesti antichi dei nostri contadini e le parole smarrite dei nostri padri. Il laboratorio di scrittura rurale “Parla come mangi”, aperto a tutti, attraverso le tecniche della narrazione orale e il training del narratore, è concepito come un’indagine poetica sul campo al fine di generare favole in forma di monologhi orali per la reinterpretazione della memoria collettiva.
Il laboratorio è il primo nel Salento dedicato alla scrittura rurale ed è a cura di Luisa Ruggio (nella foto), scrittrice e giornalista.
Si terrà durante i preludi alla Notte Verde, il 28-29-30 agosto, dalle 18.45 alle 20.45, a Castiglione d’Otranto, in provincia di Lecce (contributo per tre giornate: 20 euro. Info e iscrizioni: 348/5649772).
Le storie che siamo incontrano il metodo narrativo più antico e popolare e recuperano il ruolo sociale del cantore pellegrino. Ogni Altrove teorico, sia esso luogo geografico o dell’anima, diventa materiale di laboratorio e struttura di una drammaturgia trascritta dagli stessi partecipanti in un vero e proprio Diario comunitario che, al termine della ricerca, viene donato alla comunità di Castiglione e al pubblico della Notte Verde 2018.
Ad ispirare e guidare le attività laboratoriali suddivise in tre giornate è il gioco di raccontare, riattivare la civiltà de “li cunti” e dello scalino, il cerchio magico delle sedie portate sull’uscio delle case del sud all’imbrunire.
Raccontare una storia, inventare una storia, scambiarsi una storia, è un gesto arcaico che da sempre segna lo spartiacque di ogni civiltà. Siamo le storie che esprimiamo e raccontiamo, ogni essere umano è la sua storia. Le storie di vita raccontate dai partecipanti al laboratorio diventano fiabe del reale, straordinarie cronache in forma di novella, costellazioni di vissuti preziosi per chi ascolta e per chi narra riscoprendo il senso profondo di essere comunità.
Le fasi laboratoriali saranno guidate, dunque, dalla scrittrice Luisa Ruggio. Il laboratorio “Parla come mangi” contiene in nuce la traccia della fase conclusiva del progetto, ovvero la teatralizzazione delle storie inventate dai partecipanti, fase in cui i risultati si strutturano per assumere la forma di incontro-evento. Attraverso il confronto con il pubblico, il laboratorio è fare poetico ed emotivo, la scrittura è intesa come azione e camminamento, quasi un puro itinerario simile a quello che ognuno compie per restare umano insieme agli altri.
Biografia breve di Luisa Ruggio
Luisa Ruggio (1978), scrittrice giornalista editor blogger, insegna Scrittura e Lettura Creativa nella sezione maschile del Carcere di Lecce dove ha fondato il Collettivo Rosa dei Venti in favore dei lettori detenuti e ha avviato nel 2017 il laboratorio stabile Mondo Scritto. Vive e lavora a Lecce e Roma, ha scritto saggi sul Cinema e la Psicoanalisi per i Quaderni Scientifici dell’Università del Salento (“Segni e comprensione”, Manni), ha esordito nel 2006 con il pluripremiato romanzo “Afra” edito da Besa. Ha pubblicato i romanzi e le raccolte di racconti: “La nuca” (2008, Controluce), “Senza Storie” (Besa 2010, Menzione Speciale Premio Bodini), “Teresa Manara” (2014, Controluce), “Notturno” (2015, Besa), “Un poco di grazia” (2016, Besa). Suoi racconti, testi e articoli sono apparsi su giornali, quotidiani e riviste letterarie e nelle seguenti antologie: “Come vedi ti penso” (Milella), “Ti porto a Lecce” (Kurumuny), “L’isola di Rina” (Milella), “Apulia Europa Erlesen” (Wieser). Nel 2006 ha creato i blog letterari “dentro Luisa”, “Astrolabio Quaderni” (Scarti di vita giornaliera), “Taccuino Onirico” e “Reset”. Alle cronache in forma di novella ha dedicato la rubrica giornaliera “Vite di città” pubblicata sulle pagine del giornale “Paese Nuovo” (2011). Dal 2000 al 2011 ha scritto e diretto i seguenti format televisivi: “Boomerang”, “Oltretutto”, “Separé”, “30° all’ombra”, “Summertime”, “Fatti nostri”, “In tempo reale” e ha firmato le pagine della Cultura del Tg8 per l’emittente televisiva Canale 8. Dal 2012 al 2017 ha firmato i documentari di SalentoWeb.Tv. Nel 2012 l’Università del Salento le ha conferito il Premio Skylab per il Giornalismo televisivo. Nel 2017 insieme al Collettivo Rosa dei Venti nella sezione maschile del Carcere di Lecce ha prodotto gli studi “Corpo Scritto” e “Mittente/Destinatario” propedeutici alla stesura di un libro del Collettivo ed ha ideato e avviato il Festival Invisibile che promuove le arti in carcere ospitando artisti tra le mura. Sta scrivendo il suo quinto romanzo.
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Ma la cultura contadina, quellla de”li Cunti”e de “le macaríe” Delle antiche conoscenze e della Tradizione, non era quella che la sinistra bollava come sub-cultura, figlua dell’ignoranza e della superstizione? Non era la sinistra che si faceva paladina della fabbrica sindacalizzata, del modernismo, del ,progressismo, della globalizzazione? Non era la sinistra che parlava di cittadini del mondo, di villaggio globale?
Queste iniziative per caso daranno finanziate dalla regione Puglia o da qualche altro ente? Insomma si farà come al solito con i nostri soldi?
È vero che il comune di Lecce sta regalando 50.000 Euro ad associazioni amiche per realizzare cosiddette iniziative culturali per l’estate?