ALTRO TERRIBILE INCIDENTE STRADALE FA STRAGE DI MIGRANTI. MA IL CASO NON C’ENTRA NULLA
(g.p.)______Il destino si accanisce contro gli ultimi, i più poveri, i più disperati. Sabato, terribile incidente stradale, tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, in cui sono morti quattro braccianti agricoli, tutti migranti, Amadou Balde, 23 anni, della Guinea; Ceeay Aladje, gambiano, 20 anni, e Moussa Kande, 27 anni, più un quarto che non è stato possibile nemmeno identificare.
Oggi, questo pomeriggio, un altro e ancora più grave (nella foto): undici migranti, tutti braccianti agricoli africani sono morti, e altri tre sono rimasti feriti, in un incidente stradale avvenuto sulla statale 16, nei pressi di Lesina, al bivio per Ripalta, ai confini con il Molise.
C’è stato un violento impatto frontale tra un furgone con targa bulgara che portava i braccianti agricoli al ritorno dal lavoro nei campi, ammassati uno sull’ altro, e un tir carico di farinacei. I braccianti morti nell’incidente stavano tornando dai campi dopo aver raccolto pomodori.
Destino?
Il destino non c’entra, non c’entra niente il caso.
C’ entra lo sfruttamento, la speculazione, la malvagità, degli esseri umani, contro altri esseri umani.
Sono colpevoli coloro che li fanno arrivare, per guadagnarci su, dai trafficanti, agli assistenti cooperanti; e quelli che li pagano due lire, per le loro fortune, dai mobilieri della Brianza di una volta, ai proprietari latifondisti della Capitanata di oggi, che poi magari votano pure per la Lega.
Le leggi ci sono, ce ne sono anche troppe.
Manca la volontà politica di farle rispettare, manca l’ umanità, manca la speranza che un mondo migliore, più giusto, fuori dai drammi provocati dalla globalizzazione, oltre le logiche soffocanti del così detto mercato, sia possibile. Mancano ormai pure le consapevolezze necessarie, e la voglia di provarci.
“Le notizie drammatiche che da ieri si susseguono ci lasciano senza parole. Giovani braccianti agricoli stranieri venuti in Italia a cercare di sopravvivere lavorando nei nostri campi e che, invece, qui hanno trovato la morte. Dall’inizio della legislatura chiediamo alla Regione di fare la sua parte per contrastare e prevenire il fenomeno del caporalato, per questo abbiamo anche presentato già nel 2016 una proposta di legge di modifica incisiva alla legge regionale di contrasto al caporalato che attende ancora di essere discussa. Nel frattempo nelle campagne pugliesi, purtroppo, si continua a morire”.
Lo dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Puglia.
“La scorsa estate – spiega la consigliera Rosa Barone prima firmataria della proposta di modifica alla legge sul caporalato – in Consiglio regionale avevamo anche presentato un ordine del giorno con cui si chiedeva la convocazione di un tavolo tecnico monotematico tra i Prefetti di tutte le Province pugliesi e l’ANCI Puglia, finalizzato a promuovere e individuare azioni e misure concrete per tutelare i braccianti e prevenire fenomeni distorsivi nel settore agricolo e vietare il lavoro nei campi durante le ore più calde nel periodo estivo. Ordine del giorno la cui discussione è stata rimandata a data da destinarsi, così come giace in un cassetto il testo della modifica alla legge regionale.”
“Emiliano e l’Assessore Di Gioia – incalza Barone – non possono prendere altro tempo. Se è vero che i controlli medici sui dipendenti sono a carico delle aziende, è fuor di dubbio che le istituzioni non sono esenti da responsabilità, in quanto dovrebbero legiferare sulla questione così da imporre un controllo più incisivo ed una maggiore prevenzione, anche sulle nostre strade e sui mezzi che girano. Chiediamo ancora una volta di calendarizzare la discussione della proposta quanto prima. Siamo stanchi – conclude – di leggere queste notizie così come siamo stanchi di sentire, ogni estate, le stesse belle parole dopo ogni tragedia, senza che a queste segua alcun provvedimento concreto per arginare il fenomeno del caporalato, tutelare la salute dei lavoratori e premiare gli imprenditori in regola”.
16 morti in due giorni, una strage.” così i parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle commentano le morti dei braccianti agricoli nel foggiano:
“Due incidenti stradali gravissimi che hanno coinvolto in entrambi i casi braccianti agricoli extracomunitari che rientravano da una giornata di lavoro sotto il sole passata a raccogliere pomodori nel foggiano. Magari per pochi euro e quasi sicuramente viaggiavano in entrambi i casi in condizioni pietose di sicurezza. Abbiamo fiducia – proseguono i cinquestelle – nel lavoro che svolgeranno la magistratura e le forze dell’ordine ma anche noi del MoVimento 5 Stelle lavoreremo in Parlamento ed in regione Puglia per evitare che possano ripetersi, come ogni estate, queste stragi sulle strade. Non si può morire in questo modo.”